Bucksense al Programmatic Pioneers Summit 2018 di Londra
Il Ceo dell’azienda, Cristian Carnevale, ha moderato una tavola rotonda sul tema della brand safety cui hanno partecipato esponenti di spicco del settore

Continua la costante ascesa della DSP Programmatic di Bucksense.
Giovedì scorso, a Londra, al Programmatic Pioneers Summit 2018, tra i più importanti eventi europei dedicati al marketing e alle strategie di programmatic, Cristian Carnevale, Ceo di Bucksense, è intervenuto in veste di moderatore a una delle più articolate tavole rotonde che ha trattato l’hot topic della brand safety. Nello specifico, Carnevale ha evidenziato com’è possibile garantire agli inserzionisti una migliore esperienza nella pianificazione programmatic dell’advertising online.
La tavola rotonda
Alla tavola rotonda hanno partecipato gli esponenti delle più importanti realtà internazionali dell’interactive advertising: Yoni Argaman, SVP Marketing & Corporate Strategy, Fyber, Adam Chorley, Programmatic Account Director, Condé Nast, Ben Hancock, Global Head of Programmatic, CNN, Kenneth Kulbok, Head of Programmatic, LinkedIn e Sebastien Bardin, Head of Digital Europe, Sony.
La risposta di Bucksense alle frodi
In relazione all’incremento delle frodi programmatiche, Bucksense ha adottato un sistema di prevenzione davvero all’avanguardia. Ogni giorno i tool della DSP di Bucksense realizzano test su diversi tipi di frodi pubblicitarie che si rivelano efficienti: ogni volta che un bid, ovvero un’offerta, viene prodotta, viene fornita l’impression, seguito il clic e infine l’utente nel percorso di conversione, per essere in grado di raccogliere tutti i dati a valle della navigazione. La raccolta dei dati in ogni fase e la connessione di tutti i punti delle diverse fasi in un unico funnel sono alla base di questo processo di verifica. I dati vengono spesso utilizzati per tracciare le conversioni ma raramente sono utilizzati per verificare se il traffico è lecito. Il riferimento incrociato di tutti questi punti mostra molto spesso la presenza di attività fraudolente.
Controllo efficace
“Bucksense automatizza completamente l’analisi e il controllo delle impressions per fornire un servizio sicuro. La qualità e l’uniformità dei posizionamenti sull’intero funnel del cliente vengono costantemente verificati dal sistema che decide autonomamente di bloccare un posizionamento se qualcosa non quadra e sembra sbagliato - ha dichiarato Cristian Carnevale -. Con le sue soluzioni Self-Serve, Open API e Whitelabel, la nostra DSP offre un concreto ed efficace controllo sull’acquisto media in programmatic”.