Autore: Redazione
02/05/2018

Cairo C.: atteso nel primo trimestre un trend adv migliore del mercato

L’assemblea dei soci ha approvato venerdì scorso i risultati del 2017, ma ha fatto le pulci sul business tv; il presidente Urbano Cairo sottolinea il buon ebitda e gli ascolti in crescita: «Grazie a un palinsesto forte, vedo un 2018 positivo»

Cairo C.: atteso nel primo trimestre un trend adv migliore del mercato

Il presidente Urbano Cairo incassa con facilità l’approvazione unanime dei conti 2017 da parte dell’assemblea dei soci della Cairo Communication, tenutasi venerdì scorso. Del resto i numeri sono particolarmente buoni, come fa notare lui stesso: con l’ingresso di RCS MediaGroup i ricavi consolidati volano a 1.212,3 milioni di euro, il risultato netto raggiunge i 52 milioni, e l’ebitda quasi raddoppia a 170 milioni. Inoltre, raddoppia anche il dividendo riconosciuto agli azionisti, da 0,05 a 0,1 euro per azione. «Sono numeri molto importanti» commenta Cairo sottolineando anche i risultati ottenuti da RCS nel primo anno pieno della sua gestione, illustrati il giorno precedente in occasione della relativa assemblea, e la leadership della Cairo Editore, che detiene il 30% del mercato con 1,7 milioni di copie di settimanali vendute in edicola, 1,8 milioni se si aggiunge la diffusione di Enigmistica Più non rilevata da ADS. Nonostante i ricavi dei periodici scendano (da quasi 100 milioni a 93) e anche l’ebitda, il “neo” che gli azionisti non hanno mancato di sottolineare è che La7 non è ancora entrata in area profittevole. Il 2017 si chiude infatti con un risultato netto negativo per 800mila euro e fatturato in calo da 108 a 101 milioni.

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Massimo Giletti
Il nodo televisivo

Cairo difende però il business televisivo. «E’ vero, manca ancora il profitto, ma l’ebitda è positivo per 7 milioni di euro. E registriamo andamenti di ascolto in grande crescita, dallo scorso novembre siamo costantemente sopra Rete4. Questo grazie agli sforzi che abbiamo fatto sul palinsesto, che mi aspetto sarà premiato dal mercato pubblicitario; in questo senso, vedo un 2018 positivo, perché la programmazione è forte». Mancano ancora i dati sugli andamenti pubblicitari televisivi del primo trimestre 2018, ma Cairo anticipa che quelli de La7 saranno «migliori del mercato». Il progressivo a febbraio indica un incremento dell’1,6% e il mese di marzo dovrebbe essere stato positivo. L’anno scorso, ricorda il presidente, La7 ha pagato il cambio di mux che ha generato qualche ritardo nella sintonizzazione del canale ma, ora che questo gap è stato recuperato, da gennaio ad aprile lo share nel giorno medio è passato da 2,6% a 3,6%, con una crescita del 25%, e la rete si colloca al sesto posto del ranking generalista. Nello stesso periodo, gli ascolti crescono anche nel prime time, da 3,45 a 4,74%, con un incremento del 36%. «La crescita inizia con novembre e l’ingresso di Massimo Giletti con “Non è l’arena”, che fa il 7% di share la domenica, quando La7 notoriamente è meno “accesa”». Bene anche “Otto e mezzo” che cresce del 13% nello share ed è «un programma profittevole», mentre “Propaganda Live” «ci ha fatto avvicinare al target giovane, sebbene noi ci orientiamo su un pubblico più maturo e spendente». E non tralascia di esprimere soddisfazione anche nei confronti di “Piazzapulita” e del Tg di Enrico Mentana. Soddisfatto anche di La7d, «che fa lo 0,5%, ma ha un target molto definito e qualitativo». A proposito del ritorno dei 5 Stelle sul tema del conflitto di interesse per Silvio Berlusconi, Cairo commenta: «Se ne parla da tanto, forse bisognerebbe occuparsene, ma certo non per fare un attacco ad personam».

Soddisfazione su RCS MediaGroup

Su RCS MediaGroup Cairo esprime soddisfazione, sia per il raggiungimento dell’utile di 71 milioni, sia per la riduzione del debito ottenuta solo realizzando efficienze e senza toccare i livelli occupazionali. «Abbiamo riportato la lancetta indietro di dieci anni. Dal 2009 al 2015, RCS ha registrato perdite costanti, con la sola eccezione del 2008 e del 2010, per oltre 1,4 miliardi di euro. Noi siamo entrati nell’agosto del 2016 e a fine anno abbiamo fatto un utile di 3,5 milioni. Quest’anno 71. Abbiamo registrato un calo dei ricavi perché ci siamo concentrati sulle attività interne, rinunciando alla raccolta per conto terzi e a 31 milioni di fatturato relativo (per La Stampa e Poligrafici Editoriale, ndr). Sono anche mancati eventi sportivi importanti». L’obiettivo è ridurre ulteriormente il debito e nei prossimi mesi sono previsti tagli per 28 milioni di euro tra Italia e Spagna, senza toccare personale e senza vendere asset. Inoltre, non è previsto l’aumento del prezzo dei quotidiani, anzi Cairo è contrario.

Le decisioni dell’assemblea

L’assemblea degli azionisti ha autorizzato un nuovo piano di acquisto e disposizione di azioni proprie per finalità di sostenere sul mercato, per un periodo di tempo stabilito, la liquidità delle azioni, così da favorire il regolare svolgimento delle negoziazioni ed evitare movimenti dei prezzi non in linea con l’andamento del mercato anche, dove il Consiglio di Amministrazione lo ritenesse opportuno, operando tramite intermediario indipendente. In particolare, il CdA è stato autorizzato a procedere all’acquisto di azioni proprie nel numero massimo consentito dalla legge, per un periodo di 18 mesi dalla data dell’autorizzazione di venerdì scorso, mediante utilizzo di utili a nuovo, distribuibili dalla Società, risultanti dall’ultimo bilancio regolarmente approvato, al netto della destinazione a riserva legale, nonché delle riserve disponibili, ivi compresa la riserva per sovrapprezzo azioni.