Autore: Redazione
13/07/2022

Apre SecondamanoStore, spazio dedicato all’economia circolare per favorire il ciclo di vita dei beni

È il primo punto vendita del grande marchio italiano del riuso Secondamano e l’obiettivo è quello di espandersi in tutta Italia con la formula del franchising

Apre SecondamanoStore, spazio dedicato all’economia circolare per favorire il ciclo di vita dei beni

C’è una novità in Italia, apre il primo punto vendita del grande marchio italiano del riuso Secondamano per dare una seconda vita agli oggetti usati di qualità. Tramite lo store è possibile vendere beni di pregio e usati, abbracciando così la filosofia del brand, che da sempre ha come mission l’abbattimento degli sprechi a tutela dell’ambiente. SecondamanoStore è inoltre un franchising, che vuole espandersi e aprire punti vendita in tutta Italia.

Cos’è SecondamanoStore

SecondamanoStore è un’agenzia d’affari di vendita per conto terzi, di commercio al dettaglio di beni usati di qualità (arredamento, oggettistica, abbigliamento e accessori vari), di commercio di oggetti preziosi e compro oro. Qui sarà possibile ricevere anche perizie asseverate sul valore della merce, forti di un network di consulenti esperti e professionali. Lo store ritira per conto vendita e acquista in tutta Italia: antiquariato e modernariato italiano e mondiale; intere eredità, collezioni e singoli oggetti; mobili, arredi, tappeti, lampadari, ceramiche, argenteria, gioielli, quadri, statue e abbigliamento; con un particolare interesse per monete d’oro, brillanti, pietre preziose, borse Hermes ed orologi Rolex e Patek Philippe. Verranno prese in esame e valutate esclusivamente offerte pervenute via posta elettronica con materiale fotografico. I beni potranno essere venduti anche all’estero. Grazie all’apertura del primo spazio, è ora possibile richiedere la licenza per aprire altri punti vendita SecondamanoStore, così da poter avviare una nuova attività in autonomia sfruttando il prestigio e la storica affidabilità del brand, conosciuto in tutta Italia, e non solo… SecondamanoStore si trova in viale F. Baracca n. 11 a Ravenna ed è aperto solo su appuntamento.

Come nasce il marchio Secondamano

Si tratta del primo giornale, nato nel 1977 a Milano, che trattava di tematiche legate al mondo del riciclo e riuso e che ha fatto la storia degli annunci economici, in Italia e in Europa, con l’avveniristico sottotitolo “Giornale di altro consumo”. Oggi la diffusione della rivista si è ampliata con la sua estensione digitale: secondamanoitalia.it, il portale web nazionale dedicato al consumo consapevole e al risparmio, da cui informarsi e prendere inspirazione per ridurre gli impatti sull’ambiente, a difesa di un mondo più sostenibile e pensato per raggiungere un pubblico sempre più ampio e numeroso. Le storiche testate del comparto Secondamano sono state acquisite recentemente da Edit Italia, già attiva nel settore con La Pulce, Il Fé, Il Rò e il Rigattiere. L’obiettivo è di riportare il brand alla sua giusta dimensione di marchio di qualità universale per dare una seconda vita all’“usato buono”, in un periodo storico nel quale si sta riscoprendo il grandissimo valore del riuso, sia per questioni prettamente economiche e di risparmio, sia per questioni di moda – come dimostra la diffusione in tutto il mondo del “vintage” – ed etiche.

Uno sguardo al futuro

Carlo Serafini, amministratore unico di Edit Italia, dichiara: “Nasce la prima catena di punti vendita SecondamanoStore dedicata al riuso, che va oltre l’antesignano giornale Secondamano, i mercatini vintage e il marketplace già conosciuti e diffusi da tempo in tutto il territorio italiano e all’estero. Una novità importante per questo grande marchio italiano che da anni vuole favorire il ciclo di vita dei beni, ‘dare loro una seconda possibilità’ per abbattere i consumi e gli sprechi, in un pianeta che sempre di più richiede innovazioni e soluzioni atte a salvaguardarlo. Siamo orgogliosi e contenti di lanciare questo progetto, risultato del grande lavoro svolto in questi anni ed espressione del contributo che vogliono lasciare al mondo. Per renderlo più accessibile e sostenibile alle future generazioni”.