Autore: Redazione
28/02/2022

Anche LinkedIn debutta nei podcast: sono dedicati al lavoro e sostenuti dall’adv

Al momento l’offerta messa a punto dal gruppo che fa parte della galassia Microsoft prevede dodici produzioni, distribuite su altre piattaforme tra le più popolari e diffuse e destinate a crescere nel breve periodo

Anche LinkedIn debutta nei podcast: sono dedicati al lavoro e sostenuti dall’adv

Anche LinkedIn accelera sui podcast: produrrà diversi contenuti, tutti relativi al mondo del lavoro. Il nuovo servizio proposto dal social network si chiama LinkedIn Podcast Network e si occuperà, tra i vari temi, di suggerimenti per i colloqui, tecnologia, strategie anti-stress e salute con consigli di esperti. In particolare, uno dei podacast inseriti nel nucleo d’offerta iniziale sarà condotto anche dall'attuale Presidente Esecutivo e co-fondatore del social network, Reid Hoffman: partirà in primavera, forse già a marzo, si chiamerà “The Start-Up of You” e parlerà di imprenditoria. Gli show sono gratuiti e supportati dalla pubblicità: attualmente, lo sponsor in primo piano è Ibm. Al momento, sono già disponibili dodici podcast: quattro sono stati curati direttamente dalla redazione, mentre gli altri otto sono stati realizzati in collaborazione con professionisti esterni. Inoltre, la distribuzione è prevista non solo su LinkedIn, ma anche su altre piattaforme di grande popolarità come Apple Podcast e Google Podcast. I vertici del social network professionale di proprietà della multinazionale Microsoft hanno inoltre spiegato di voler integrare i contenuti in varie aree della piattaforma come le newsletter, gli eventi in diretta, i video e gli articoli per consentire agli ascoltatori di continuare la conversazione anche su canali diversi.

I test per Audio Rooms

Nel frattempo, oltre all’importante novità sul fronte podcast, LinkedIn ha avviato la fase di prova legata a una nuova funzione che prevede la creazione di eventi audio. L'ispirazione sembra derivare dalla piattaforma Clubhouse, in cui gli utenti possono incontrarsi in stanze audio dedicate per discutere delle più svariate tematiche. In particolare, il social network specializzato sui temi professionali, ricerca di lavoro e networking sta testando la versione beta delle sue Audio Rooms: sono oltre 800 milioni gli utenti che hanno creato un proprio profilo su LinkedIn e la piattaforma ha deciso di integrare ulteriori e innovative funzioni per stimolare i professionisti a interagire maggiormente e con rinnovate modalità con il sito. Ed ecco la scelta di concentrare la sperimentazione anche sugli eventi audio interattivi che sono stati testati costantemente nel corso di questo mese, mentre per una versione video sarà necessario attendere alcune settimane. La proposta Audio Rooms entrerà a far parte della serie di strumenti disponibili all’interno di LinkedIn Events e la funzione consentirà agli iscritti alla piattaforma di partecipare a lanci di prodotti, conferenze, approfondimenti, workshop e molte altre iniziative. Gli streaming live avranno luogo in apposite stanze virtuali e chiunque potrà entrare e assistere liberamente.

I commenti

"La nostra filosofia è quella di mettere gli organizzatori in pieno controllo. Vogliamo rendere più facile ospitare tavole rotonde virtuali, dialoghi e altre modalità di contatto, scambio e interazione. Intendiamo rispondere a ogni esigenza, favorendo sia chi ritiene che gli eventi debbano avere una fisionomia più o meno formale sia chi desidera comunicare più agevolmente con il proprio pubblico, aprendosi alla parola. Stiamo offrendo ai professionisti opportunità maggiori di interattività e supporto” ha dichiarato Jake Poses, Product Manager di LinkedIn. L'idea di questa funzione, in realtà, era stata resa nota già all’inizio dello scorso anno e successivamente, nel corso dei mesi, LinkedIn ha lavorato sulle varie opzioni da poter aggiungere. In una prima fase la partecipazione agli eventi sarà gratuita, mentre in futuro non sarebbe esclusa l’eventualità di ricorrere a un'opzione a pagamento, attraverso biglietti virtuali che consentiranno l'accesso nella stanza dove si tiene l'incontro. E questo spazio virtuale sarà accessibile agli utenti sia via computer sia con l’utilizzo di dispositivi mobile. Una volta lanciata, la nuova piattaforma utilizzerà strumenti raffinati per l'esecuzione di contenuti end-to-end, ma non verranno impiegati software di terze parti, mentre gli organizzatori degli eventi potranno gestire e registrare l’intero flusso dell’evento proprio attraverso LinkedIn. Inoltre, le discussioni verranno moderate dagli host e i partecipanti potranno comunicare tra loro sia nel corso dell'evento sia al termine, oltre a poter sfruttare la possibilità di annunciare l'evento sulla piattaforma e pubblicizzarlo grazie a post specifici per diffonderlo nella rete di contatti.

Una community di creator

Sempre Jake Poses ha anche spiegato che nella fase iniziale LinkedIn conterà su una selezionata community di creator che per primi saranno in grado di organizzare gli eventi audio. Si tratta di voci esperte e autorevoli in relazione a determinati ambiti professionali che la piattaforma ha scelto per rappresentare e lanciare il nuovo servizio. L'obiettivo del futuro, poi, sarà quello di coinvolgere anche aziende importanti per creare eventi di più grande portata e in grado di attirare un gran numero di utenti. Alla radice di questo nuovo progetto spicca la decisione di LinkedIn, presa da tempo, di investire in imprese impegnate nell'ambito degli eventi digitali per fare in modo di aumentare la propria autorevolezza e il potenziale per far partire il servizio nella maniera più giusta e corretta. Ancora Poses ha fatto notare che la creazione di eventi virtuali su base anuale è cresciuta del 150% nell'arco di un anno, con un progressivo e proporzionale incremento nella partecipazione da parte degli utenti. Senz’altro, questa impennata è stata favorita dall’impatto della pandemia, con tutte le restrizioni conseguenti che hanno provocato il ricorso a servizi digitali in misura sempre più ampia, ma a parte l’emergenza sanitaria, la creazione di eventi virtuali rappresenta una risorsa extra preziosa per fornire accessibilità anche a chi, per vari motivi, non può spostarsi per prendere parte a eventi dal vivo.

Le professioni più ricercate

Ma l’attività di LinkedIn prosegue con spirito innovativo anche in altre direzioni, tra cui spicca l’ambito previsionale sempre connesso al panorama professionale. Tra le novità più recenti rientra l’analisi sviluppata dal social network - che in Italia vanta più di 16 milioni di utenti - per tracciare una sorta di classifica dei profili che saranno più ricercati quest’anno. Il team di ricerca impegnato in LinkedIn Economic Graph ha esaminato milioni di posizioni lavorative che gli utenti LinkedIn hanno iniziato a ricoprire dall’1 gennaio 2017 al 31 luglio 2021 per calcolare il tasso di crescita di ogni professione, elaborando, poi, una graduatoria che riporta gli ambiti che hanno registrato una sostanziosa crescita tra tutti gli utenti. Il monitoraggio delinea chiaramente, sulla base di questi trend di progresso, quali saranno i profili più richiesti nel 2022. L’indagine intercetta 25 profili che tracciano il perimetro di una digitalizzazione dominante: in testa ci sono quattro specializzazioni focalizzate sulla creazione della infrastrutture digitali (dal “robotics engineer” al “machine learning engineer”, dal “cloud architect” al “data engineer”), mentre appaiono cruciali anche il tema della sostenibilità, a giudicare dal fatto che in quinta posizione figura il “sustainability manager”, e quello della gestione dei dati, con il “consulente di data management” in evidenza. La finanza, invece, cerca soprattutto “banker”, così come nel campo della salute si rivelano fondamentali i “data scientist” e i “clinic manager”. Confermata la centralità del recruiting, con l’“analista delle risorse umane” e il “talent acquisition” in prima fila. Commerciale e attenzione alla rete vendita sembrano orizzonti in fase di rafforzamento, con un’ampia presenza di profili ricercati come il “back-end developer” e il “client manager”. In base a questo scenario, l’acquisizione di competenze specifiche sembra essenziale non solo per chi deve entrare nel mercato, ma anche per chi deve riqualificarsi per non rischiare di uscirne.

Sales Solutions in orbita

Intanto, i vertici finanziari di Microsoft - che possiede LinkedIn - hanno notato nella fase di accurata valutazione dei dati relativi al secondo trimestre fiscale - terminato lo scorso 31 dicembre 2021 - che LinkedIn Sales Solutions ha contribuito con margini significativi al conseguimento degli obiettivi annuali sul fronte del fatturato relativo alle attività di talent, marketing e abbonamenti premium della rete professionale, partecipando attivamente al superamento della quota simbolica di un miliardo di dollari di entrate per l'intero anno 2021. Alyssa Merwin, VicePresidente Globale di LinkedIn Sales Solutions, ha commentato la performance con un post pubblicato sul blog: “Quando la pandemia ha iniziato a ribaltare i metodi tradizionali di identificazione degli acquirenti, per poter continuare nella costruzione delle relazioni e nel coinvolgimento dei clienti, tanti sellers ed esperti di marketing si sono rivolti a noi per aiutarli a scoprire le opportunità da cogliere in nuovi mercati, rintracciare gli strumenti adeguati per far crescere le attività e scovare originali possibilità di connessione, il tutto virtualmente”.  Ora, la rete professionale ha affermato che oltre un milione di venditori utilizza LinkedIn Sales Navigator e i suoi ricavi pubblicitari - conteggiati nel bilancio del secondo trimestre fiscale di Microsoft - sono aumentati del 43% anno su anno. Ancora Merwin ha aggiunto: “Sulla scia del passaggio secolare alla vendita virtuale, le aziende si trovano oggi nella condizione di vivere una sorta di “grande rimpasto”, mentre sempre più persone stanno riflettendo sul loro impiego, su come, dove e perché lavorano. Questo periodo di costante cambiamento ha ribadito l'importanza di disporre di informazioni tempestive, accurate e pertinenti per costruire, appunto, nuove relazioni e rimanere in contatto con gli acquirenti che stanno cambiando ruolo. Così, le organizzazioni di vendita si rivolgono a noi per ottenere queste informazioni affidabili e cogliere il senso dei segnali critici in circolazione”.

L’accordo per Uefa Women’s Euro 2022

Ma un’ulteriore impegno che sta caratterizzando la fase più recente dell’attività di LinkedIn riguarda anche la propria strategia di promozione e di comunicazione. E in questo ambito rientra l’intesa con la Federazione inglese del calcio e l'Uefa, la confederazione europea del football, da cui discende una nuova partnership che vede LinkedIn affiancarsi al Campionato Europeo femminile 2022. In qualità di sponsor nazionale di Euro 2022, che sarà ospitato in Inghilterra a luglio, la piattaforma incentrata sul business lancerà una serie di attivazioni dei fan durante il torneo. In particolare, LinkedIn proporrà la campagna “Make work for women” e produrrà contenuti che metteranno in evidenza le storie di successo delle “pioniere” nel calcio femminile. LinkedIn, dunque, con questa operazione si unisce a un fitto elenco di partner a livello nazionale già collegato a Euro 2022 che attualmente include, tra gli altri, Lego, Pandora e Starling Bank; la piattaforma non ìera stato particolarmente attiva nel settore delle sponsorizzazioni sportive in precedenza e l'accordo per Euro 2022 è sicuramente il più significativo definito fino ad oggi. “In LinkedIn sosteniamo un mondo paritario di genere che sia diversificato e inclusivo, ed è un privilegio supportare Uefa Women’s Euro 2022 che condivide e celebra attivamente questi valori - ha affermato Ngaire Moyes, VicePresidente della divisione Comunicazione e a capo delle attività di promozione del marchio internazionale di LinkedIn -. Il torneo sarà un evento fondamentale che fornirà alle calciatrici professioniste una piattaforma per mostrare il loro straordinario talento e i risultati raggiunti”. Sulla partnership è intervenuto, infine, anche Guy-Laurent Epstein, Direttore Marketing della Uefa: “Fuori dal campo - ha sottolineato - vediamo sempre più professionisti dello sport utilizzare LinkedIn per condividere storie interessanti e approfondimenti sulle loro carriere e sappiamo quanto possono essere potenti per incoraggiare e ispirare gli altri. Questa collaborazione offre, allora, opportunità significative per promuovere ulteriormente la competizione attraverso la piattaforma e portarla a un nuovo pubblico. Non vediamo l'ora di lavorare insieme su quello che sarà un torneo da record - ha concluso Epstein - che farà crescere ulteriormente il calcio femminile”.