Autore: Redazione
06/11/2018

IAB Italia con Le Balene per sensibilizzare sulla web tax

L’associazione chiede una diversa disciplina fiscale che riequilibri i rapporti commerciali sul mercato, non favorendo i soliti nomi

IAB Italia con Le Balene per sensibilizzare sulla web tax

È partita da pochi giorni la campagna di IAB Italia per sensibilizzare mercato e istituzioni sulla necessità di modificare la web tax italiana che, così come è proposta all’interno della Legge di Bilancio 2018, rischia di accentuare ulteriormente la disparità fiscale tra i colossi del web e le aziende italiane che operano nell’advertising online. L’operazione è firmata da Le Balene. Tre soggetti diversi - il mobilificio brianzolo, il caseificio pugliese e il pastificio emiliano a confronto con i giganti della rete - per far riflettere sullo squilibrio dell’attuale sistema della tassazione delle attività digitali tra le aziende italiane e le grandi corporation estere che la fanno sempre di più da padrone nel mondo dell’advertising online. “Nella sua veste attuale, la norma determinerebbe - commenta Carlo Noseda, presidente di IAB Italia - uno svantaggio per le imprese digitali italiane, perché si aggiungerebbe alla tassazione ordinaria, penalizzando ulteriormente le imprese locali nei confronti dei competitor esteri la cui sede legale è spesso in Paesi caratterizzati da un trattamento fiscale vantaggioso”. Al centro di IAB Forum Il tema della tassazione sarà al centro dell’annuale appuntamento dell’associazione, IAB Forum, in scena il prossimo 12 e 13 novembre a Milano Congressi. “Del resto - prosegue Noseda - l’equità fiscale è uno dei punti cruciali su cui si gioca la crescita dell’intero comparto, un comparto che occupa oltre 250.000 professionisti a tempo pieno e ove per ogni euro investito in adv digitale ce ne sono 25 euro in indotto. Un valore che negli anni ha proseguito a crescere in maniera sostanziale, ma che rischia di arrestarsi proprio per l’attuale iniquità fiscale che pesa esclusivamente sulle nostre imprese”. Tre sono i criteri oggetto della campagna di IAB: Circoscrizione dell’ambito oggettivo di applicazione: limitazione dell’ambito soggettivo di applicazione: e inserimento di un meccanismo premiale. “L’obiettivo di queste proposte è quello di attenuare la disparità concorrenziale oggi in atto sul mercato, andando a colpire solo le posizioni di abuso e garantire l’intercettazione della reale capacità contributiva di un’azienda senza gravare sulle piccole e medie imprese locali”, conclude Noseda.