IAB, arrivano le guideline per le ads all’interno dei podcast
Il documento stilato dal Tech Lab dell’associazione fa notare come le maggiori piattaforme non siano compatibili con il conteggio client-side
Il podcast ormai è riconosciuto come un media in rapida espansione, non solo quello sponsorizzato. Per regolare le pubblicità all’interno dei normali programmi, IAB Tech Lab ha estratto delle linee guida per “consegnare un set definito di metriche comuni ai marketer che vogliono inserire, senza preoccupazioni, questo mezzo all’interno delle proprie strategie pubblicitarie”. Il documento offre definizioni per content download, ovvero “unique file request”, riferito al “numero di file request per un singolo file originato da un singolo user o client in uno specifico spazio temporale”. La frase “complete file download” si riferisce a una file request che è stata completamente scaricata, al contrario della “partial file download”. Per capire se un ad è stato consegnato sono stati istituiti i parametri “ad delivered” e “client-confirmed ad play”. L’inserzione è considerata “delivered” quando i server logs mostrano che “tutti i bytes del file pubblicitario sono stati inviati o i byte scaricati rappresentano la porzione del file del podcast che contengono la ad”. Sono invece “client confirmed” quando una inserzione “è in grado di attivare un tracking beacon nel client quando il file è riprodotto”. Quest’ultimo parametro rappresenta “il più accurato conto delle riproduzioni delle ad in un podcast”, ma il documento IAB fa notare che le maggiori piattaforme per il downloading, storing e riproduzione dei podcast “non sono compatibili con la tecnologia necessaria per un conteggio client-side”. Le guidelines non sono costringenti per la industry, e nemmeno per i membri IAB, ma sono suggerimenti che “gli account manager dovrebbero conoscere e utilizzare le metriche definite nel documento quando negoziano le inserzioni con i buyers”.