Autore: Redazione
09/11/2018

I tweet da 280 caratteri compiono un anno, ma Twitter rimane breve e rapido

Più “grazie” e “per favore”, meno abbreviazioni, maggiore semplicità e conversazioni per la piattaforma, a dodici mesi dall’incremento delle dimensioni dei cinguettii

I tweet da 280 caratteri compiono un anno, ma Twitter rimane breve e rapido

È passato un anno da quando Twitter ha aumentato il limite per ogni tweet da 140 a 280 caratteri. Questo cambiamento era stato apportato dalla piattaforma per consentire ad ogni utente di potersi esprimere liberamente in un solo cinguettio, mantenendo allo stesso tempo la velocità e la brevità che rendono la piattaforma unica. Cos’è cambiato • Più grazie e per favore: da quando i caratteri di ogni tweet sono raddoppiati, c’è stato un incremento dell’utilizzo del “per favore” (+54%) e del “grazie” (+22%); • Si usano meno le abbreviazioni: abbreviazioni come gr8 (-36%), b4 (-13%) e sry (-5%) sono diminuite e al loro posto si utilizzano sempre più le parole per intero: great (+32%), before (+70%) e sorry (+31%). • Twittare è più facile e la piattaforma continua ad essere breve: la lunghezza media dei tweet si mantiene corta - quando il limite era di 140 caratteri, si aggirava intorno ai 34 caratteri e con l’aumento a 280, è di circa 33. Storicamente, solo il 9% dei tweet raggiungeva il limite di 140 e questo si rifletteva nella sfida di far entrare un pensiero, una riflessione in un solo tweet, con il risultato di modificarlo per adeguarsi ai limiti. Con l’estensione a 280 caratteri, solo l’1% dei tweet in inglese raggiunge il limite di 280, il 12% dei tweet sono più lunghi di 140 e il 5% sono più lunghi di 190 caratteri.
A livello globale si è visto che il 6% dei tweet supera i 140 caratteri e il 3% va oltre i 190 caratteri. È meno difficile rientrare nei limiti di spazio e i tweet brevi rimangono i più comuni. • Più domande e più conversazioni: Il numero di tweet con un punto interrogativo “?” ha visto un incremento del 30% e i tweet ricevono sempre più risposte.