Autore: Redazione
22/07/2022

I MILLE conferma il trend di crescita con il +27% nel primo semestre, vince una gara Sofidel e si prepara a diventare Società Benefit

Dopo il lancio delle due Business Unit Agency e Studio) sia l’agenzia di cui è CEO Paolo Pascolo che le controllate italiane chiudono positivamente la prima metà dell’anno

I MILLE conferma il trend di crescita con il +27% nel primo semestre, vince una gara Sofidel e si prepara a diventare Società Benefit

il board di I Mille

Per I MILLE, agenzia creativa e studio di design indipendente, il 2022 era cominciato all’insegna di un forte trend di crescita, e i risultati più che positivi del Q1 (+26%) si sono andati a confermare anche nei mesi seguenti: il bilancio di metà anno, infatti, si è chiuso segnando addirittura un +27%. Una percentuale che va a sommarsi agli ottimi risultati raggiunti anche dalle due controllate italiane: sia Bea - Be a media company (che si occupa di corporate storytelling) che Uasabi (l’agenzia creativa dedicata alle next gen) stanno tracciando una crescita significativa, che le porterà a superare, a fine anno, l’obiettivo del milione di fatturato ciascuna. Se il CEO Paolo Pascolo aveva ipotizzato, per I MILLE Italia, il raggiungimento degli 8 milioni di fatturato a fine dicembre e, per il Gruppo, una crescita complessiva del 35%, i numeri che hanno caratterizzato il primo semestre del 2022 spianano la strada verso l’ottenimento di risultati molto vicini alle aspettative.

I vertical

Si tratta di una crescita che vede tra le sue cause anche un importante fattore di organizzazione interna, che ha reso più efficace la distribuzione del lavoro e le relazioni con i clienti: la divisione de I MILLE in due vertical distinti, che valorizzano le caratteristiche e le inclinazioni delle singole persone. Presentato ufficialmente a fine aprile, ma frutto di un processo nato internamente già mesi prima, il nuovo assetto dell’agenzia, che oggi è composta dalle due business unit Agency (per la pubblicità, la creatività e la comunicazione) e Studio (per il design e il branding), ha permesso di posizionarsi in maniera più chiara sul mercato, sia italiano che internazionale, mostrando quindi in maniera più netta a clienti vecchi e nuovi qual è l’offerta dei servizi e quali sono le skill presenti all’interno del team di ogni vertical. Ne è uscita rafforzata e consolidata quindi la relazione con clienti ormai storici, come Barilla, ITAS o Enel, mentre si annuncia fruttuosa quella con brand new-entry nel portafoglio clienti, come Sofidel, per la quale è stato appena vinto dopo gara l’incarico per un progetto di brand awareness che coinvolge anche la I.A., che si aggiungono alle altre acquisizioni delle scorse settimane e, cioè, Hilti (brand leader internazionale nella fornitura di utensili professionali per l’edilizia per la gestione di Facebook, Instagram e LinkedIn e delle campagne digital in Italia e Romania), ottenuta anch’essa dopo gara, e Scalapay per un brand book.

Il commento

Per la seconda parte dell’anno ci sarà anche un’altra novità interessante per l’agenzia: il percorso che la porterà a trasformarsi in Società Benefit: si tratta di un nuovo modello di società che prevede l’impegno a creare valore economico, ma prestando attenzione in misura uguale tanto al business quanto al bene sociale ed ambientale. Afferma Paolo Pascolo, CEO de I MILLE: “La scelta di diventare Società Benefit è il frutto di un approfondito ragionamento sui valori della nostra agenzia. Ci siamo fatti guidare da una visione sistemica e di lungo periodo sulle responsabilità che le imprese oggi hanno e su come queste cambiano in base alle nuove esigenze in questo mondo in continua evoluzione. Senza dubbio il nostro obiettivo continua ad essere quello di produrre valore economico, creare lavoro e offrire ai nostri clienti i servizi con la qualità per cui ormai ci conoscono, ma vogliamo impegnarci a farlo in maniera più consapevole, tenendo conto anche del nostro impatto sull’ambiente e sulla società che ci circonda, per contribuire al bene comune e provare ogni giorno a rendere il mondo più responsabile e sostenibile”.