Hypercast presenta il nuovo podcast “Clan acustico”
Il prodotto esplora il mondo attraverso le lenti della musica, del suono e delle vibrazioni acustiche

Dopo il successo della prima serie dedicata a M’berra, un viaggio nel più grande campo profughi della Mauritania, debutta sotto l’insegna di Hypercast, “Clan Acustico”, il primo episodio della nuova stagione incentrata sulla musica Gnawa e sul leggendario festival di Essaouira. Non è solo un podcast sulla musica, ma un viaggio sonoro attraverso culture, tradizioni e storie che disegnano una mappa alternativa del nostro mondo. È uno strumento di esplorazione che usa il suono come bussola per navigare tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione. Ogni episodio è un portale verso luoghi fisici e mentali inesplorati, dove la musica diventa chiave di lettura per comprendere dinamiche sociali, movimenti culturali e trasformazioni globali. Dal blues del deserto alla techno di Detroit, dalle cerimonie Gnawa alle polifonie sarde, “Clan Acustico” racconta come le comunità umane traducono in suono la propria visione del mondo. La prima serie, composta da otto episodi, documenta l’esperienza dell’autore nel campo profughi di M’berra, al confine tra Mauritania e Mali e rivela storie sorprendenti di resilienza e creatività della comunità Tuareg. “Clan Acustico rappresenta perfettamente la missione di Hypercast: dare voce a storie uniche e significative attraverso una narrazione innovativa e di alta qualità - dichiara Raffaele Costantino, direttore creativo di Hypercast e autore del podcast -. Da M’berra alla musica Gnawa, il nostro obiettivo è creare una mappa sonora che connetta queste realtà apparentemente distanti, rivelando come la musica sia un linguaggio universale di resistenza, identità e trasformazione culturale”. Ogni episodio è un laboratorio dove tradizione e sperimentazione dialogano, dove gli strumenti si trasformano e le culture si incontrano.