Autore: Redazione
25/10/2018

Gruppo Masserdotti firma la copertura del Duomo di Ferrara

L’operazione curata dalla sigla bresciana è artistica, sartoriale e a tratti acrobatica

Gruppo Masserdotti firma  la copertura del Duomo di Ferrara

Oltre 1.000 metri quadrati di rete mesh stampata in digitale, più di 600 chilogrammi di peso complessivo, cinque giorni per stampa e confezione, un giorno e mezzo per il montaggio ad oltre 30 metri di altezza, quattro anni di durata garantita. Questi i numeri del maxi telone artistico che da pochi giorni ricopre la facciata della Cattedrale di Ferrara, sottoposta a un’intensa opera di restauro. Un’installazione tra le più grandi d’Italia e d’Europa con una forte connotazione artistica. La realizzazione del telo porta la firma di Gruppo Masserdotti, scelto dai committenti per la pluriennale e consolidata esperienza nel settore del wrapping building. Frutto di intensi mesi di lavoro, quello di Ferrara è un progetto corale nato dall’idea del quotidiano Il Resto del Carlino-QN e che ha visto il coinvolgimento dell’intera città con la raccolta fondi #cuoreduomo. Ferrarese anche l’artista Lorenzo Cutùli, che firma l’opera.

Dai rilievi preliminari fino all’installazione

Il Gruppo bresciano ha lavorato in stretta collaborazione con l’artista e i grafici di Eliotecnica sin dalla progettazione, mettendo a disposizione il proprio know how sulla scelta dei materiali capaci di assicurare prestazioni eccellenti in fase di stampa e massima durata in esterno. Inoltre, ha fornito le specifiche tecniche necessarie alla costruzione della struttura di supporto e supervisionato tutte le fasi, dai rilievi preliminari fino all’installazione. Realizzato in PVC classe ignifuga B1, microforato e del peso di 510 grammi, il telo, suddiviso in quattro parti, è stato stampato da Gruppo Masserdotti con sistemi digitali di ultima generazione, che hanno garantito una straordinaria resa cromatica dei toni giallo dorati scelti da Cutùli, amplificando ulteriormente la spettacolarità dell’opera dal fascino barocco. Successivamente il telo è stato confezionato perimetralmente e trasportato a Ferrara per l’installazione. Un’operazione sartoriale e allo stesso tempo acrobatica. La copertura, infatti, è stata fissata in cima alle impalcature, ad un’altezza di oltre 30 metri dal suolo, e successivamente calata a terra.

Le altre realizzazioni

Cinque, in totale, i giorni necessari alla realizzazione di questa eccezionale scommessa, che ha visto all’opera un team specializzato composto da dieci persone e che va arricchire il prestigioso portfolio di installazioni di questo genere firmate dal Gruppo bresciano tra cui il Palazzo Ducale di Venezia (copertura di 5.000 metri quadrati), la Torre della Ghirlandina a Modena (4.350 mq), il palazzo di San Sebastiano a Mantova (1.200 mq) e la Cattedrale di Noto (1.000 mq).