Il Gruppo L’Espresso cede La Nuova Sardegna in affitto alla DBInformation di Briglia e Vallardi
La società dei due manager editoriali chiuderà il 2016 con un segno positivo a quota 18 milioni di euro; il quotidiano sardo genera ricavi intorno ai 20 milioni, la raccolta resta alla Manzoni

Si perfeziona con la cessione in affitto de La Nuova Sardegna alla DBInformation di Roberto Briglia e Gianni Vallardi il piano di deconsolidamento del Gruppo L’Espresso imposto dall’Antitrust a seguito dell’acquisizione dei quotidiani La Stampa e Secolo XIX. Con questa ultima operazione – che segue la cessione de Il Centro e La Città di Salerno ad altri editori, e l’uscita di Finegil dalla compagine editrice de Il Trentino e Alto Adige – il gruppo editoriale presieduto da Carlo De Benedetti si allinea al tetto del 20% di tiratura nazionale (prima era al 23%) stabilito per legge. L’accordo con la società di Briglia e Vallardi ha una durata di tre anni e comporta che la proprietà formale della testata sia del Gruppo L’Espresso, ma la gestione in toto fa capo alla DBInformation. Quest’ultima opera già nell’editoria BtoB con 17 testate professionali, di cui 14 provengono dall’acquisizione di RBI Italia (già Reed Elsevier), e una linea di libri dedicati al food. Al gruppo Briglia-Vallardi fanno capo anche Mimesi, dedicata alle attività di rassegna stampa e monitoraggio del web e dei social media, nonché Telemat, che si occupa di monitoraggio digitale di appalti pubblici. Il gruppo quest’anno chiuderà con un fatturato complessivo di 18 milioni di euro, «sicuramente in crescita rispetto all’anno scorso – spiega Briglia, presidente della DBInformation - perché tutti i rami di attività stanno registrando trend positivi». «Abbiamo raccolto l’eredità di RBI Italia, una società che aveva performance non brillanti, abbiamo fatto sviluppo sia lanciando nuove testate sia avviando nuove iniziative nel campo degli eventi e dei libri. Oggi siamo una realtà solida, che genera cassa e un ebitda positivo», commenta Briglia. Il gruppo da sempre punta sulla diversificazione e con questo accordo la società entra in un nuovo ramo di business. Oggi vanta 125 addetti e tre sedi, a Milano, Parma e Bassano del Grappa. Le attività legate a La Nuova Sardegna saranno consolidate dal prossimo gennaio, anche se operativamente il passaggio dal Gruppo L’Espresso dovrebbe avvenire non più tardi di dicembre. Complessivamente, i ricavi – tutto incluso – de La Nuova Sardegna dovrebbero superare i 20 milioni di euro. Per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria, dovrebbe rimanere in carico alla Manzoni: «Hanno fatto un ottimo lavoro – conclude Briglia – e non dovrebbero esserci controindicazioni alla prosecuzione del rapporto».