Google muove i primi passi convinti nel mondo dei podcast

I tentacoli di Google hanno raggiunto anche i podcast. Dopo aver lanciato la sua app nativa per Android relativa a questo tipo di contenuti lo scorso giugno, Big G ha concentrato le sue attenzioni nel miglioramento delle funzioni che permettessero la scoperta di nuovi contenuti, nell’offerta di più titoli e nella connessione tra podcast, voice assistant e il suo enorme business nella search, racconta Zack Reneau-Wedeen, product manager di Google.”La company è ina posizione unica, con i suoi miliardi di ricerche effettuate ogni giorno e Google Home. Stiamo costruendo una app per il podcasting, distribuendola in tutto il mondo, rendendo l’esperienza personalizzata e dando ai publisher un nuovo strumento per creare e sostenere i contenuti per gli ascoltatori”, continua Reneau-Wedeen.

Nonostante la grande quantità di app attive su questo campo, Google spera di conquistare la sua quota di mercato inserendo l’audio tra i risultati di ricerca, magari con un rimando diretto allo show corrispondente direttamente dai SERP. La roadmap avrà evoluzioni già da questa settimana, con la proposta nella search di specifici episodi al posto che degli show in generale. La speranza è quella di continuare inserendo nei risultati di search anche i podcast, nonostante  non venga specificamente richiesto. In questo caso Google userà lo speech to text per comprendere i contenuti audio e la loro attinenza alla ricerca. “Sono tutti impazienti di vedere i podcast fare il proprio ingresso nel mainstream, fino a diventare qualcosa che le persone facciano spesso come guardare la home di Instagram: Ma non è un cambiamento che avviene da un giorno all’altro”, conclude.