Autore: Redazione
30/11/2016

Getty Images svela le previsioni per i trend visivi che definiranno il 2017

Ispireranno e influenzeranno i settori dell’advertising, del design e della comunicazione visiva in tutto il mondo nei prossimi anni. Anticipano i futuri linguaggi sociali e culturali

Getty Images svela le previsioni per i trend visivi che definiranno il 2017

Getty Images, leader mondiale nel settore della comunicazione visiva, ha svelato le sue attese previsioni sui trend visivi. Queste previsioni all’avanguardia nel settore presentano i macro e i micro-trend che influenzeranno il design, la pubblicità e la comunicazione dei brand durante il 2017 e anticipano i linguaggi sociali e culturali che coinvolgeranno maggiormente i consumatori nei prossimi anni. I sei temi previsti dal team internazionale di antropologi visivi e art director di Getty Images, sono stati identificati grazie a ricerche approfondite e alla possibilità unica dell’azienda di accedere e analizzare le immagini utilizzate in pubblicità, la cultura popolare e i cambiamenti nei comportamenti dei consumatori e della società in tutto il mondo. Questi dati sono ulteriormente integrati dai dati di Getty Images in merito alle ricerche effettuate e alle immagini scelte per i 400 milioni di download che ogni anno vengono effettuati sul suo sito. Tutti questi dati vengono poi analizzati per creare una visione olistica delle tecniche e degli stili relativi alle immagini che ci possiamo aspettare abbiano un impatto durante il prossimo anno. I trend 2017 individuati dagli esperti di trend visivi di Getty Images: 1.    Virtualità (Virtuality): La tecnologia sta aumentando le dimensioni del nostro mondo, espandendo i nostri sensi e consentendoci di andare oltre le immagini bidimensionali, entrando in visual in grado di circondarci e di farci immergere nell’immagine. La tecnologia e le immagini stanno convergendo verso un apice che porterà il potere dello storytelling a un livello infinitamente più alto. Sfruttando la realtà virtuale, i brand ci consentiranno di immergerci efficacemente nelle loro storie, creando esperienze condivise altamente emotive che estenderanno la connessione tra clienti e brand oltre i prodotti e i servizi. 2.    Donne grintose (Gritty Woman): C’è un nuovo tipo di donna sulla scena. Sta frantumando le convenzioni e abbattendo muri, più concentrata su ciò che può fare piuttosto che su come appare. È forte. È tenace. È determinata e senza paura di sporcarsi le mani. 3.    Senza filtro (Unfiltered): I brand più competitivi stanno adottando l’estetica del fotogiornalismo per connettersi con i loro clienti più giovani e anche per portare un tocco naturale e spontaneo al loro storytelling. Il trend “Senza filtro” si svela come l’antitesi della pubblicità patinata. 4.    La rivincita del colore (Colour Surge): Il colore non è più solo uno dei componenti di un’immagine; è diventato la star. La nostra crescente sofisticazione visiva ci consente di utilizzare i colori in modi che rompono le regole e abbracciano combinazioni innaturali. 5.    Una nuova ingenuità (New Naivety): Clienti sempre più esperti stanno rigettando l’approccio super costruito che le prime forme di social media avevano generato e stanno invece abbracciando un atteggiamento più rilassato e irriverente. Anche i brand stanno salendo a bordo dello stesso treno. Questo trend riguarda l’utilizzo di visual spontanei e divertenti, e qualche volta spiacevoli. 6.    Cittadini del mondo (Global Neighbourhood): La sempre maggiore circolazione di persone, beni e informazioni in tutto il mondo sta avendo un effetto trasformativo sulla società e ha il potenziale per cambiare il modo in cui vediamo noi stessi. “Cittadini del mondo” si riferisce alla tendenza ad abbracciare questo flusso, dal momento che le nostre identità culturali collettive riguarderanno sempre meno il luogo dove siamo e sempre più ciò in cui crediamo e le persone con cui entriamo in connessione. Immagini cross-culturali e socialmente senza confini diventeranno più diffuse mentre i brand impareranno a cambiare e a rispondere alle nostre sempre più complesse identità di consumatori.