Il CEO di Publicis Groupe Sadoun critica la consuetudine di Omnicom di riportare la crescita organica dei ricavi su base lorda anziché netta: “Basta confronti tra mele e arance”
Il capo del Gruppo francese attacca il concorrente americano, che con IPG diventerà leader di mercato, per il modo in cui riporta le sue revenues nei bilanci, minacciando di adottare anch’esso lo stesso tipo di rendicontazione
Arthur Sadoun
Il CEO di Publicis Groupe Arthur Sadoun ha pubblicamente criticato il rivale Omnicom per la sua consuetudine di riportare la crescita organica dei propri ricavi su base lorda anziché netta, come fanno le altre holding del settore. Una volta che Omnicom avrà completato l’acquisizione di Interpublic, Sadoun ha affermato che tali confronti “tra mele e arance” dovranno cessare. Ha aggiunto che anche Publicis passerà alla rendicontazione lorda dei dati se Omnicom non inizierà a riportare i dati netti. Sadoun ha rilasciato queste dichiarazioni durante la conferenza Morgan Stanley European Tech, Media and Telecom tenutasi a Barcellona. Secondo Sadoun, riportando i dati lordi, che sono superiori a quelli netti e includono “pass-trough costs” come quelli relativi al trading basato sul capitale, Omnicom rende più difficile il confronto delle performance tra le holding e può fuorviare gli investitori. Publicis, WPP, Havas, Dentsu e Interpublic riportano tutte dati netti. La distinzione non è sfuggita anche agli analisti: Brian Wieser di Madison & Wall sottolinea da anni questa differenza nelle sue analisi dei risultati finanziari delle holding. Ad esempio, a luglio, quando Omnicom ha riportato un aumento del 3% della crescita organica per il secondo trimestre (un dato lordo), Weiser ha stimato che il fatturato organico netto di Omnicom per il periodo fosse invariato rispetto a un anno fa. In confronto, Publicis ha riportato una crescita organica netta del 5,9% nello stesso trimestre. Omnicom ha rifiutato di commentare le dichiarazioni di Sadoun. Tuttavia, all’inizio dell’anno, un analista ha chiesto specificatamente se Omnicom avrebbe preso in considerazione la possibilità di riportare i dati netti dopo il completamento dell’acquisizione di IPG. Il direttore finanziario di Omnicom, Phil Angelastro, ha risposto che era improbabile. “Non mi aspetto che la situazione cambi”, ha affermato, riferendosi al modo in cui l’azienda comunica i propri dati. “Se le persone vogliono fare le proprie stime, sono libere di farlo”, ha aggiunto. “Noi continueremo a essere coerenti nella nostra rendicontazione e includeremo i costi che fanno parte dell’attività”. In una nota pubblicata dopo le dichiarazioni di Sadoun, Morgan Stanley ha riferito che Sadoun rimane fiducioso che la sua azienda “continuerà a sovraperformare rispetto al mercato, principalmente grazie agli ingenti investimenti in AI (tramite acquisizioni, talenti, tecnologia) e nell’organizzazione aziendale (integrazione profonda) effettuati negli ultimi anni”. Sadoun, ha aggiunto la banca d’investimento, “ritiene che questi investimenti abbiano portato a una differenziazione sostenibile dei prodotti rispetto ai concorrenti, sostenuta da una forte integrazione dei dati, dalla fedeltà dei clienti e dalle sinergie tra Publicis Media e Sapient”. Morgan Stanley ha assegnato a Publicis Groupe un rating azionario “overweight”.