Autore: Redazione
06/03/2018

Kimberly-Clark avvia una review del suo account creativo globale, oggi di WPP

L’obiettivo è valutare il panorama delle agenzie per riorganizzare gli asset. In bilico il ruolo dell’attuale partner di riferimento: WPP. La pianificazione media è esclusa dalla revisione

Kimberly-Clark avvia una review del suo account creativo globale, oggi di WPP

di Anna Maria Ciardullo

Secondo le indiscrezioni riportate da Adweek, la multinazionale di beni di consumo per la cura della persona Kimberly-Clark, a gennaio scorso, ha avviato una review del suo account creativo globale per valutare il panorama attuale delle agenzie. Queste ultime sono state invitate a presentare delle proposte (RFP) entro lo scadere dello stesso mese per le attività di comunicazione dei suoi brand tra cui Huggies e Kleenex.

WPP in difesa

La revisione ora costringe la più grande società pubblicitaria del mondo, WPP, attuale titolare dell’incarico, a giocare in difesa dopo una deludente performance finanziaria nel 2017 che ha portato gli investitori a temperare le aspettative per il 2018. Una sfida importante per WPP, le cui agenzie Ogilvy, JWT, VML e VSA Partners, hanno a lungo gestito la stragrande maggioranza delle attività di marketing dell’azienda.

Incarico ancora in gioco

La revisione non indica necessariamente il consolidamento con altre holding o l’eliminazione totale di WPP ma, secondo le fonti, questa recensione è particolarmente critica per Ogilvy e JWT. Ma, mentre la prima rimane ancora in gioco nel pitch, JWT è già stata eliminata - almeno negli Stati Uniti. “Rivediamo regolarmente i rapporti con le nostre agenzie, globali e locali, per assicurarci di rimanere in contatto con le più moderne competenze sul mercato” spiega un portavoce di Kimberly-Clark.

Momento critico

La novità arriva anche in un momento in cui i principali concorrenti della società, tra cui Unilever e P&G, hanno fatto notizia per i vantaggi ottenuti tagliando centinaia di milioni di euro dai loro bilanci di marketing digitale. Secondo le stime, l’azienda spende circa 400 milioni di dollari in paid media a livello globale, cifra che sale fino a 800 milioni se si contano anche i media digitali non monitorati.

Pianificazione eclusa

In gioco sarebbe solo la creatività, la pianificazione dei media e le spese di acquisto rimangono in mano di Mindshare, partner principale, anche se Kimberly-Clark sta sempre più spostando le operazioni programmatiche in-house. Non è ancora stato specificato chi sia in gara contro il Team WPP, perché le PR di tutti i principali gruppi holding hanno rifiutato di commentare.