FCP Assoradio: ricerca sull’attention, il 42% degli ascoltatori è influenzato negli acquisti dall’adv radiofonico
Lo dice l’indagine PoliMi realizzata sulla fruizione in auto, presentata all’evento “Next 100”; celebrati anche i migliori spot 2024
Federica Setti e Roberto Binaghi
La radio è un mezzo imprescindibile, perché è ecumenica, contemporanea una un pubblico evoluto ed è un complemento necessario del media mix. Sono solo alcune delle caratteristiche della radio, 100 anni di storia celebrati ieri da RadioPlus, l’evento realizzato da FCP Assoradio la cui edizione 2024 si è tenuta presso il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. ‘Next 100’ è il titolo del convegno che ha ribadito tutti i valori aggiunti della radio: 35,3 milioni di ascoltatori nel giorno medio, quasi 3 ore e mezza di tempo speso medio al giorno e una penetrazione significativa sul target 25-54 anni con 17,5 milioni di ascoltatori. Il suo potenziale si esprime anche live, con 15 milioni di persone che hanno partecipato a eventi sul territorio (stime affluenza Olimpiadi Parigi 2024). Ma soprattutto rende: secondo i dati presentati all’evento, con un peso del 4% esercitato sul media mix nel settore service, le vendite sono state del 12%; nel beauty il rapporto è 4%/13%; nel travel 4%/9%; e così via. Ma il tema, come anticipato dal Dailyonline, è l’attention generata da contenuti editoriali e pubblicitari. L’indagine condotta dal Politecnico di Milano evidenzia che 6 persone su 10 ritengono che la radio abbia ancora oggi un ruolo importante nei media per essere sempre aggiornati in tempo reale (70% informazioni utili, 71%, aggiornamenti su promozioni e novità). Sul fronte adv, il 70% dei rispondenti affermano di aver conosciuto un prodotto attraverso la pubblicità radiofonica; il 42% dichiara di esserne influenzato negli acquisti.
L’attention radiofonica
Secondo la ricerca PoliMi l’attenzione è un costrutto multidimensionale e soggettivo, e il contesto di guida (ascolto in auto) è un ambito in cui l’adv ottiene ottimi risultati di recall. Programmazioni lineari e talk funzionano meglio delle playlist musicali on demand (Spotify, attenzione) e i contenuti editoriali ingaggianti accrescono anche il coinvolgimento verso la pubblicità. Tutto questo è favorito da creatività impattanti a livello audio; qualità e coerenza dei contenuti creativi con il contesto radiofonico sono essenziali per massimizzare l’adv recall.
L’evento
Monica Gallerini (presidente FCP Assoradio) e Massimo Martellini (presidente FCP) hanno aperto l’evento. Valter Veltrono è intervenuto con un video messaggio, seguito dallo scrittore Savino Zaba, autore del libro ‘Cent’anni di compagnia’, e dal panel Mindshare-GroupM con Roberto Binaghi e Federica Setti, che hanno raccontato i temi trattati nelle precedenti edizioni di Radiocompass/Radioplus. Attraverso un ‘Decalogo’ di sintesi, sono stati evidenziati i punti chiave che illustrano il potenziale della radio nello scenario contemporaneo e introdotta la ricerca sull’attention ‘L’attenzione alla pubblicità audio – Il caso del contesto di guida’. A seguire, l’assegnazione dei riconoscimenti de ‘La Radio premia’, dedicati ai migliori spot radiofonici andati in onda nell’ultimo anno.
I commenti
Roberto Binaghi, Ceo & Chairman Mindshare Italia, ha commentato: “In questi dieci di anni di RadioCompass, diventato poi RadioPlus+, insieme a FCP abbiamo cercato di affrontare e portare sul mercato tanti contenuti capaci di tenere alta l’attenzione dei marketer. E proprio in occasione del centesimo anniversario della radio, voglio riportare alla luce i grandi insegnamenti, che seppur conosciamo benissimo, vale la pena sottolineare ancora una volta perché ci ricordano quali sono i plus di questo mezzo. La radio è un mezzo ecumenico, imprescindibile, moltiplicatore di efficacia che, in tutti questi anni, è riuscita a rinnovarsi in funzione delle esigenze del pubblico”. Federica Setti, Chief Research Officer GroupM Italia, ha detto: “Nonostante la radio abbia spento la sua centesima candelina, dimostra di essere ancora un mezzo potente, contemporaneo ed efficace. Efficace perché capace di lavorare sull’intero funnel, la radio infatti si conferma un brand builder; efficace perché spinge il drive to store e impatta sul business; efficace perché coinvolge i suoi ascoltatori con la forza del territorio e degli eventi e infine efficace perché entra nella mente dei suoi ascoltatori generando alti livelli di attention”.