Cresce il mercato della Smart Home: nel 2018 vale 380 mln di euro in Italia in crescita del 52%
Secondo i dati della ricerca dell’Osservatorio Internet of Things del Polimi, il 40% degli italiani ha un oggetto smart in casa. Dominano le percentuali i servizi per la sicurezza ma trainano il mercato gli smart home speaker
Cresce in Italia la casa intelligente, il mercato ha raggiunto un valore di 380 milioni di euro nel 2018 (+52% sull'anno precedente), con il 41% degli italiani che hanno almeno un oggetto “smart” nelle proprie abitazioni. Se in termini di valore assoluto il dato non è particolarmente rilevante, tuttavia il tasso di crescita è decisamente interessante. Le soluzioni destinate alla sicurezza sono in prima posizione e si attestano a 130 milioni di euro (35%) anche se a trainare il mercato nel 2018 sono stati gli smart speaker soluzioni che pesano già per il 16% del valore di mercato, nonostante lo abbiano raggiunto solo di recente. Tuttavia, il 51% degli italiani è preoccupato per i rischi legati alla privacy e ai cyber attacchi. Per quanto riguarda, invece, il comparto elettrodomestici, il dato di mercato è pari a 55 milioni di euro, ossia il 14%. A trainare il settore sono le lavatrici. Se si guardano i dati relativi all’effettivo uso smart del prodotto i numeri sono ancora bassi. Solo il 25% dei clienti che hanno acquistato un elettrodomestico connesso usa effettivamente queste funzionalità. Tuttavia, il dato è comunque in crescita rispetto al 2017, quando era pari al 15%. È questo il quadro tracciato da una ricerca dell'Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano presentato venerdì scorso.
Confronto con gli altri Paesi
"Il mercato cresce ad un ritmo molto elevato trainato dallo sbarco in Italia degli smart home speaker, che hanno trascinato le vendite di tutto il comparto", spiega Angela Tumino, co-direttore dell'Osservatorio. Il trend di crescita del nostro Paese è in linea o, in alcuni casi, addirittura superiore a quello degli altri Paesi europei, anche se, in termini assoluti, emerge un divario da colmare. L'Italia, infatti, è tra i primi Paesi europei per tasso di crescita del mercato, ma come valore è superiore soltanto alla Spagna (300 milioni di euro, +59%); mentre è ancora ampio il divario con Germania (1,8 miliardi, +39%), Regno Unito (1,7 miliardi, +39%) e Francia (800 milioni, +47%). “Se da un lato – ha spiegato Tumino – si può dire che siamo ancora ai blocchi di partenza, dall’altro, visto che questo mercato sta crescendo bene, possiamo essere ottimisti e stimare un potenziale sviluppo molto significativo anche nel nostro Paese”.
Consumatori indecisi
Per l'Osservatorio, infine, un ruolo importante continua ad essere giocato dalle startup che sviluppano soluzioni di "casa connessa": si moltiplicano le collaborazioni con i grandi attori internazionali e continuano a crescere i finanziamenti erogati dagli investitori istituzionali. Sono 141 le nuove imprese censite a livello internazionale, di cui 102 finanziate, per un totale di 1,5 miliardi di dollari di investimenti raccolti. Tuttavia i consumatori appaiono ancora tendenzialmente indecisi, dichiarano di avere attivato servizi aggiuntivi smart solo nel 14% dei casi mentre nel 63% dei casi, dicono di volerli acquistare in futuro.
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