Autore: Redazione
01/02/2019

Eurodata TV Worldwide racconta i trend dei programmi tv: vince la qualità dei contenuti

L’analisi della società di ricerca cita come caso di successo la fiction Rai “La Vita Promessa”, che ha permesso al servizio pubblico di acquisire market share

Eurodata TV Worldwide racconta i trend dei programmi tv: vince la qualità dei contenuti

I protagonisti della ficition Rai "La vita promessa", citata come caso di successo dallo studio

Eurodata TV Worldwide, società di ricerche di mercato parte della francese Médiamétrie, ha rilasciato il nuovo studio Trend dei programmi: la supremazia del contenuto, con l’obiettivo di inquadrare le tendenze in atto tra i broadcaster e la relativa capacità di parlare a pubblici ampi e diversificati. La chiave, secondo l’indagine, è puntare su contenuti di qualità e ottimizzarne la distribuzione sulle piattaforme più rilevanti per le proprie audience. Frédéric Vaulpré, vicepresidente di Eurodata TV Worldwide, ha dichiarato: "I network e i pure players stanno sviluppando strategie di trasmissione innovative per adattarsi a modalità inedite di visione. I contenuti sono oggi disponibili su quattro schermi e in modalità non lineare, a volte anche prima della trasmissione in diretta". Avril Blondelot, Head of Content Insight di Eurodata TV Worldwide, ha aggiunto: "Nel 2018, sono stati rilevati più di 10.000 nuovi programmi attraverso l'universo coperto dal nostro strumento di monitoraggio NoTa. In termini di tendenze, l'ibridazione dei generi di fiction continua; e i documentari sono ben visti dai giovani".
I trend dei contenuti
Il genere drammatico rimane il più popolare e conta per circa un terzo dei lanci di fiction nel 2018. Per circa 1 su 4 di questi debutti, l’audience ha superato la media del canale di circa il 20% a parità di slot. Lo studio cita subito la miniserie italiana La Vita Promessa, la cui prima puntata è stata trasmessa a settembre e che racconta le vicende di una famiglia siciliana nella New York dei tempi del proibizionismo. Il programma, spiega l’indagine, ha permesso al servizio pubblico di incrementare la sua market share sullo slot di una media del 34%. Un’altra tendenza rilevata è la capacità dei documentari e della televisione fattuale di interessare una fascia di audience giovane, permettendo ad alcune reti straniere come l’olandese NPO2 di aumentare la propri quota su questa tipologia di target. Per quanto riguarda l’intrattenimento, Eurodata TV Worldwide segnala il successo di programmi come The Circle, trasmesso in Gran Bretagna da Channel4 e in cui i partecipanti vivono in appartamenti separati e comunicano tra loro solo attraverso social network. Anche in questo caso il network ha registrato benefici tangibili sul pubblico più giovane. In un contesto in cui il piccolo schermo rimane la scelta privilegiata, nel 2018 i contenuti televisivi sono "consumati à la carte". Pertanto, continua lo studio, la sola lettura dei dati di ascolto non è più sufficiente per descrivere la realtà di un mercato che è stato trasformato dalle mutevoli pratiche degli spettatori, soprattutto quelli più giovani. Non si può più decretare il successo di un programma a partire dagli ascolti televisivi, ma bisogna considerare altri canali come internet e mobile, che spesso si possono usare in sinergia con il piccolo schermo per valorizzare i propri contenuti. Con un occhio di riguardo alla distribuzione.