La comunicazione della PA ha una nuova direzione
Crescono i dati dell’Osservatorio sulla Comunicazione Digitale sull'uso dei social network e chat nella distribuzione delle informazioni
Francesca Anzalone durante l'evento
Si è svolto il 18 giugno, in 18 città italiane, il PAsocial Day, un evento unico nel suo genere a livello internazionale sui temi della nuova comunicazione, organizzato e promosso dall’associazione PA Social, la prima associazione italiana dedicata allo sviluppo della nuova comunicazione portata avanti attraverso social network, chat, tutti gli strumenti innovativi messi a disposizione dal web.
Tutti i temi trattati
Diversi i temi: dalle fake news a comunicare trasparenza e legalità, l’educazione con i social, Big Data e Open Data, musei e cultura, turismo. Informare e comunicare, contenuti e strumenti per i piani editoriali della PA, ambiente, sanità, qualità della vita, mobilità e sviluppo sostenibile. E poi semplificazione, fondi europei, strumenti di partecipazione e innovazione per la valorizzazione del patrimonio archeologico e culturale. Comunicazione pubblica e networking, comunicare l’innovazione sul territorio, comunicazione e valorizzazione dei beni culturali per l’industria del turismo. Nuove professioni e organizzazione di comunicazione e informazione, comunicare sviluppo e comportamenti sostenibili, digital education e digital community nella PA, fino alla Comunicazione in Emergenza.
I dati dell’Osservatorio
Durante la moderazione dell’evento dedicato a Mobilità Sostenibile nell’era digitale, che si è svolto in occasione del #Pasocialday Veneto nel comune di Padova, Francesca Anzalone, esperta di comunicazione digitale e membro del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Comunicazione Digitale diretto da Livio Gigliuto, ha avuto modo di condividere i dati di un’indagine condotta da Istituto Piepoli per l’Osservatorio e PAsocial. Si tratta di un’anticipazione dei dati che saranno distribuiti a settembre sia con una pubblicazione sia con un evento. L’Osservatorio è diretto da Livio Giugliuto e nasce dalla lunga collaborazione tra Istituto Piepoli e Pasocial con l’obiettivo di monitorare, analizzare e fare ricerca sull’impatto del digitale sulla società contemporanea.
L’indagine
“L’opinione degli italiani rispetto all’uso dei social network e chat nella distribuzione delle informazioni da parte delle PA, del linguaggio da utilizzare e del tipo di dialogo da instaurare“, questo il titolo dell’indagine di opinione pubblica. A rispondere sono stati per il 53% donne di età compresa per il 37% tra i 35 e i 54 anni, un altro 37% sopra i 54 anni e per il 26% dai 18 ai 35 anni. Il restante 47% sono uomini della stessa fascia di età. Otto italiani su 10 ritengono utile che la PA dia informazioni e servizi tramite i social (78% lo definisce utile). Un altro aspetto importante che emerge è che i social non sono più “mezzi da giovani” il 72% degli over 54 intervistati li definisce utili. Anche il linguaggio subisce una trasformazione, non ci si aspetta un linguaggio istituzionale, ma per il 59% qualcosa di semplice e colloquiale, anche con utilizzo di immagini e video.