Class Editori: nel 2015 fatturato in calo
Nel 2014 i ricavi erano stati più elevati per la vendita delle frequenze relative all’LCN 27 di Class Tv; i risultati da adv risultano positivi su Moving TV e canali televisivi, con Class CNBC attestata a quota +15,5%. La stampa in linea a -0,5% anche grazie alle iniziative speciali, il web è in leggero calo

Class Editori chiude il 2015 con ricavi per 78,31 milioni di euro, in calo rispetto ai 90,03 milioni del 2014 dove però comparivano i proventi dovuti alla cessione della frequenza sul digitale terrestre LCN 27 del canale Class Tv, pari a 11,08 milioni. A perimetro omogeneo di attività, il totale ricavi mostra una flessione solo dell’1%. La raccolta, invece, è in crescita. Secondo quanto evidenziato dal bilancio al 31 dicembre, a fronte di un mercato complessivo in flessione dello 0,5% (dati Nielsen), i ricavi da adv di Class Editori sono aumentati del 3,1%. Nello specifico, la Moving TV è cresciuta del 16,5%, i canali tv del 23,1% (+15,5% Class CNBC), i periodici hanno perso l’1,7%, e infine i quotidiani hanno fatto -3,4%. Grazie ad alcune iniziative speciali, quali MF International e Capital #1, la carta stampata è rimasta in sostanziale pareggio (-0,5%). In leggero calo invece la raccolta pubblicitaria attraverso il canale internet. I dati editoriali segnalano invece un incremento del traffico sui siti web di Class Editori. Secondo AudiWeb AWDatabase, il numero medio di pagine del sito viste quotidianamente è pari a 783mila, +11% rispetto al quarto trimestre 2014. Il tempo medio di lettura giornaliera è di 5:59 minuti, +30% sul 2014. Nell’ultimo trimestre 2015, la unique audience è scesa del 13,4% a 84.914 utenti unici medi giornalieri, mostrando però una progressiva e costante crescita mensile, per cui a dicembre erano già stati raggiunti 86.994 utenti unici. In particolare, la media degli utenti unici da dispositivi mobili si è attestata al 21,5% del totale della casa editrice. Gli utenti che seguono le notizie in tempo reale su Twitter sono, nel trimestre, 90mila per MF-Milano Finanza e oltre 30mila per Italia Oggi. Entrambi i quotidiani sono leggibili in formato digitale su tutte le piattaforme tablet del mercato (iPad, Android, Amazon Kindle Fire). Per quanto riguarda le diffusioni cartacee e digitali delle testate, MF/Milano Finanza ha registrato nel semestre una diffusione media di circa 73mila copie e 195mila lettori, Class di oltre 42mila copie e 109mila lettori e Capital circa 42 mila copie diffuse e 230mila lettori (dati Ads ed Audipress). Nel corso dell’anno sono stati anche lanciati la nuova edizione di Case & Country, in occasione del Salone del Mobile, e il Salone dello Studente. Nel corso del primo trimestre 2016 la casa editrice ha rinnovato gli accordi di solidarietà nelle società MF Servizi Editoriali e MF Service con riduzione dell’orario al 35% per la durata di 18 mesi a partire dal 14 marzo 2016. Nel corso del 2015 la casa editrice ha ridotto significativamente le perdite operative rispetto dell’anno precedente, al netto di operazioni speciali, grazie alle azioni di riduzione dei costi già implementate e alle quali seguiranno gli effetti delle misure riguardanti tutti i settori incluso il costo del lavoro. A ciò va aggiunta la scelta di investire in maniera consistente nei settori del futuro, come il digitale e l’ecommerce, grazie anche alla rapida finalizzazione del rifinanziamento al 31 dicembre 2020 che consentirà di disporre di adeguate risorse finanziarie per il perseguimento dei propri obiettivi di crescita, a costi più contenuti.
L’esercizio 2015 ha registrato ricavi per 78,31 milioni di euro, contro i 90,03 milioni del 2014 inclusivi degli 11,08 milioni dovuti alla cessione della frequenza sul digitale terrestre LCN 27 del canale Class Tv. A perimetro omogeneo, la flessione del totale ricavi si riduce all’1%. I costi operativi ammontano a 83,21 milioni, contro i 90,52 del precedente esercizio, con una riduzione dell’8,1%, che sale al 10,1% se si escludono dai costi operativi dell’esercizio 2014, circa 2,02 milioni di risparmi conseguiti grazie alla definizione di numerosi accordi di saldo e stralcio con alcuni fornitori. La riduzione delle spese operative è stata raggiunta grazie alle azioni di contenimento e risparmio del 2014, e dall’uscita dal perimetro del canale Class TV. Il margine operativo lordo (Ebitda) è negativo per 4,9 milioni contro i -0,49 dell’anno precedente. Al netto dei fatti sopra descritti, l’Ebitda 2015 registra un recupero del 53,4%, poiché nell’anno precedente il mol era stato influenzato positivamente dai proventi della cessione della frequenza legata all’LCN 27 sul digitale terrestre a Sky Italia per circa 8 milioni e da risparmi conseguiti grazie alla definizione di numerosi accordi di saldo e stralcio con alcuni fornitori per circa 2,02 milioni. Il risultato operativo (Ebit) dell’esercizio è negativo pari a 14,67 milioni di euro, rispetto a -9,34 milioni di euro del 2014. L’Ebit 2015 migliora del 20,5% al netto di alcuni fatti, quali effetti positivi per 0,60 milioni di euro relativi a ulteriori accordi di saldo e stralcio, 0,67 milioni di euro derivanti dalla cessione di alcune frequenze radiofoniche, ed effetti negativi per 2,16 milioni di euro accantonati per costi cessanti per il canale televisivo Class TV nel 2014. Il risultato netto ante imposte di Class Editori e società è pari -17,33 milioni di euro (-12,2 milioni nel 2014). Escludendo gli effetti indicati in precedenza, il risultato netto del 2015 è migliorato del 18,7% rispetto al 2014. Il risultato netto di gruppo dopo gli interessi di terzi e le imposte è pari a -22,33 milioni di euro (-14,41 milioni di euro nel 2014). Escludendo gli effetti indicati in precedenza, il risultato netto dopo le imposte e interessi dei terzi del 2015 è migliorato del 5,1% rispetto al 2014. Si riduce la posizione finanziaria netta della casa editrice, che al 31 dicembre 2015 presenta un indebitamento pari a 60,9 milioni di euro, contro i 63,2 milioni al 31 dicembre 2014. La capogruppo Class Editori SpA ha avuto ricavi per 20,93 milioni di euro, contro i 34,38 milioni al 31 dicembre 2014, al lordo degli 8 milioni di euro derivanti dalla cessione della frequenza sul digitale terrestre LCN 27. Il risultato netto dopo le imposte è stato negativo per 24,25 milioni di euro (-21,13 milioni di euro nel 2014). Il risultato è stato inoltre influenzato dall’adeguamento del valore delle imposte anticipate relative alle perdite fiscali riportate a nuovo iscritte in bilancio, per un importo pari a 2,21 milioni di euro in conseguenza, così come previsto dalla recente Legge di stabilità 2016, della variazione dell’aliquota IRES che a partire dal periodo di imposta 2017 passerà dal 27,5% al 24%. La posizione finanziaria netta di Class Editori presenta un significativo miglioramento, ed è pari a 29,27 milioni, contro i 37,15 del 2014.