Petti contro le fake news, anche se colpiscono la concorrenza. Firma Aldo Biasi Comunicazione
La famiglia di imprenditori che dà il nome al brand delle conserve rosse ha deciso di schierarsi a sostegno di Mutti, oggetto di recenti attacchi sui social rispetto alla qualità dei suoi prodotti

Difendere la brand reputation
“Quanto è accaduto a uno dei principali concorrenti nel nostro settore, aggredito dalle famigerate fake news veicolate in rete, è molto grave e la cosa ci indigna anche se non ci tocca direttamente. Si tratta di insinuazioni sostanzialmente false, che rischiano di minare la brand reputation di un marchio storico nel panorama del mercato italiano delle conserve rosse. Ogni fake news è una ferita che grida vendetta per l’intero comparto, e non solo, che impone solidarietà tra tutti quegli operatori che lavorano con serietà, impegno e trasparenza. La calunnia e la diffamazione, cose vecchie come il mondo, tradiscono la verità e umiliano le regole di un mercato che si sforza ogni giorno di mantenersi sano e corretto - continua Pasquale Petti -. La completa trasformazione dell’utilizzo dei media consente la possibilità di intervento a ogni singolo utente, non più semplice spettatore o lettore passivo, ma fruitore attivo attraverso social network, blog, web tv e web radio. Il lato positivo e innovativo del digital, la così detta democratizzazione informatica che consente agli utenti di richiedere, ricevere e ricavare sempre maggiori informazioni in ogni ambito, rischia di assumere un valore negativo in circostanze come questa. Auspichiamo un progetto di legge che possa debellare la piaga delle fake news in ogni ambito e l’istituzione di un organo tecnico di monitoraggio dei flussi di informazione con funzione di ammonimento o sanzionatoria. Inoltre, sosteniamo l’inserimento di un’ora digital dedicata alla netiquette nei programmi didattici delle scuole, per educare le nuove generazioni al complesso delle regole di comportamento volte a favorire il reciproco rispetto tra gli utenti su internet”.