Autore: Redazione
31/01/2019

Facebook, gli advertiser attivi sono 7 milioni e il mobile vale il 93% della pubblicità

La società di Zuckerberg vola in borsa con risultati sopra le attese: tantissimi i numeri emersi dall’ultima trimestrale del 2018, un anno non semplice caratterizzato da diverse difficoltà, ma chiuso in modo positivo. Le Instagram stories a 500 milioni di utenti giornalieri, la “family of apps” a 2,7 miliardi di persone al mese

Facebook, gli advertiser attivi sono 7 milioni e il mobile vale il 93% della pubblicità

Mark Zuckerberg

Nonostante la settimana di Facebook sia stata inaugurata da alcune polemiche con Apple legate al tema della privacy - e gli ultimi mesi non siano stati tra i più facili -, la società guidata da Mark Zuckerberg  ha segnato risultati al di sopra delle attese, guadagnando terreno in borsa. I ricavi continuano a crescere di oltre il 30%, un livello più basso rispetto al passato, ma che è comunque positivo. Anche i ritmi dell’utenza sono positivi, con crescite in tutte le aree geografiche. Nelle contrattazioni after hour, mercoledì sera, il titolo è salito fino al 12%. E anche giovedì l’azienda ha registrato progressi a Wall Street.
I numeri chiave del Q4
  • I ricavi sono stati pari a 16,91 miliardi di dollari, sopra le previsioni di Refinitiv.
  • L’utile è stato di 6,9 miliardi, un’impennata del 61% sui 4,2 miliardi dell’anno precedente.
  • La pubblicità ha avuto un valore di 16,6 miliardi, con un tasso di crescita del 30% (lo stesso dei ricavi). Il mobile assorbe il 93% degli introiti da advertising, un numero in ascesa sull’89% del pari periodo del 2017.
  • Gli inserzionisti attivi di Facebook e di tutto il suo impero sono 7 milioni, di cui due sponsorizzano le Stories.
  • Gli utenti attivi su base giornaliera sono 1,52 miliardi (+1,8%), in linea con le attese degli analisti.
  • Gli utenti attivi su base mensile sono 2,32 miliardi (+8,6%), anche in questo caso perfettamente rispondenti alle scommesse degli analisti.
  • L’ARPU, una metrica finanziaria che indica le revenue medie per utente, si è attestato a 7,37 dollari. Il picco lo si registra in Nord America (34,86 dollari) mentre l’Europa arriva quasi a sfiorare gli 11 dollari.
  • Sono 2,7 miliardi le persone che ogni mese utilizzano una delle piattaforme della “family of apps” dell’azienda (Facebook, Messenger, WhatsApp e Instagram).
  • I ricavi sono destinati a rallentare nel primo trimestre, mentre i costi per il 2019 balzeranno tra il 40 e il 50% del fatturato.
Family Metrics
A partire dai prossimi mesi Facebook cambierà le modalità con cui comunica i numeri dei suoi utenti. La società, infatti, non rivelerà più cifre relativa alla sua piattaforma chiave, cioè Facebook, concentrandosi su quelle che chiama “family metrics”. "Crediamo che questi numeri riflettano meglio le dimensioni della nostra comunità e il fatto che molte persone utilizzino diversi servizi - ha detto il Chief Financial Officer, David Wehner -. Per il momento continueremo a rivelare entrambi i numeri, ma col tempo ci aspettiamo che le family metrics svolgano un ruolo primario nel modo in cui parliamo della nostra azienda, e alla fine elimineremo gradualmente le metriche della community riguardanti Facebook". Questa modifica non intaccherà la struttura con cui la società riporta i propri bilanci e sembra una cosa sensata, data la crescita massiva di Instagram, WhatsApp e Messenger, tutte sopra il miliardo di utenti al mese.
Stories : 500 milioni al giorno su Instagram
Sotto i riflettori le Stories, che su Instagram registrano 500 milioni di utenti attivi al giorno, un numero enorme che quasi triplica gli accessi giornalieri a Snapchat. Non sono stati svelati invece i numeri delle Stories su Facebook, sulle quali a settembre sono partiti i primi esperimenti pubblicitari e che hanno una traiettoria più lenta rispetto a quelle di Instagram. Gli investimenti nelle Stories, uniti a quelli in sicurezza, nella prevenzione alla diffusione di fake news e contenuti pericolosi, e nello sviluppo di altre feature come Marketplace e IGTV, sono tra le cause dell’aumento dei costi previsto per il 2019.
Incursione nell’ecommerce
Nella conference call con gli analisti Mark Zuckerberg ha puntualizzato l’intenzione di supportare meglio i merchant nelle attività pubblicità e di vendita. "Penso che l'aumento del commercio su Instagram, Facebook e WhatsApp sia una delle opportunità di prodotto più interessanti ed è anche una grande opportunità di business", ha affermato. Il CEO della società ha anche detto che la difficoltà risiede nel creare le funzionalità più adatte per collegare venditori e acquirenti. È lecito aspettarsi altre novità in questo senso mentre procede il consolidamento di strumenti come Instagram Shopping e Marketplace.
L’indiscrezione del New York Times
Riguardo all’indiscrezione del New York Times di settimana scorsa, in base a cui Facebook si prepara a unire le chat di Messenger, WhatsApp e Instagram, Zuckerberg ha commentato che il piano non è finalizzato al business, ma all’incremento dell’esperienza utente. Nello specifico, questo programma di integrazione delle funzionalità di messaggistica potrebbe aiutare le persone che utilizzano Marketplace a comunicare comodamente da aree geografiche che registrano differenti modalità di utilizzo delle tre citate applicazioni.
Le priorità di Zuckerberg
In un post su Facebook, Zuckerberg ha individuato alcune priorità per l’anno in corso: continuare a fare progressi in relazione alle questioni social che toccano internet e la compagnia; costruire nuove esperienze che migliorino significativamente la vita quotidiana delle persone e fissare gli obiettivi per i progressi futuri; proseguire lo sviluppo delle operazioni, accompagnando le imprese - soprattutto quelle di dimensioni minori - che sfruttano le piattaforme di Facebook per crescere e creare posti di lavoro; infine, comunicare in modo più trasparente quello che Facebook sta facendo e il ruolo che i suoi servizi giocano nel mondo attuale. A inizio anno Zuckerberg ha anche svelato il suo proposito per il 2019: una serie di conferenze con esperti e personalità di spicco per discutere dell’impatto della tecnologia sulla società.