Autore: Silvia Antonini
04/09/2024

Audiradio: alla RFP hanno risposto Ipsos e GfK con AltLab; Memis con Sesame; BVA Doxa e SWG

Domani l’apertura delle buste ed entro il 21 ottobre la decisione da parte della JIC presieduta da Antonio Martusciello sugli istituti a cui affidare l’indagine sulle audience dal 2025

Audiradio: alla RFP hanno risposto Ipsos e GfK con AltLab; Memis con Sesame; BVA Doxa e SWG

Antonio Martusciello

Sono quattro le offerte arrivate ad Audiradio in risposta alla RFP (Request for proposal) lanciata lo scorso luglio, il cui termine di invio era fissato il 2 settembre alle 13, per l’individuazione dell’istituto o degli istituti di ricerca che realizzeranno l’indagine sugli ascolti dal 2025. Le aziende che hanno aderito alla richiesta della JIC presieduta da Antonio Martusciello sono Ipsos e GfK (gli istituti che hanno realizzato la ricerca ERA ex TER), con proposta congiunta insieme ad AltLab; Memis di Giovanni Rampi con Sesame; BVA Doxa (che ha curato l’indagine parallela ERA ex TER, per stimare le coperture cumulate a 14 e 28 giorni); e SWG. Le buste saranno aperte domani e le offerte inviate al Comitato tecnico. Dopo di che inizia un serrato calendario di scadenze per permettere alla ricerca di prendere il via il prossimo anno, come previsto. Entro il 21 ottobre, infatti, il Consiglio di Amministrazione dovrà procedere alla scelta del fornitore – o dei fornitori – che realizzeranno la ricerca. La firma dei contratti deve avvenire entro la prima decade di novembre. La prima release della nuova indagine, relativa al primo trimestre 2025, sarà disponibile nel secondo. La rilevazione e pubblicazione dei dati sarà trimestrale. 

Impianto della ricerca

Come già comunicato dalla stessa Audiradio, la ricerca non dovrà superare il costo di 4.980.000 di euro. La gara è suddivisa in 7 lotti, di cui 5 relativi alla raccolta dei dati, uno (lotto 6) che riguarda coordinamento, elaborazione e ponderazione dei dati oltre alla produzione di modelli statistici, e infine il lotto 7 riservato alle attività di produzione del nastro di pianificazione. L’impianto varato da Audiradio si avvale dello stesso metodo CATI dell’attuale RadioTER, ma con una differenza: la suddivisione in due ‘Stream’ (A e B) per condurre rilevazioni separate della reach del giorno medio, settimanale e dell’AQH tra emittenti nazionali e locali (in modo da ‘accorciare’ la lista dei brand da indagare e la durata delle interviste), mentre la copertura dei 28 giorni resta comune a tutte le radio. Nello specifico lo ‘Stream A’ è il percorso di indagine riservato alle radio locali, di cui il percorso A1 con la misurazione in esclusiva di giorno medio, quarto d’ora medio puntuale (AQH) e copertura nei 7 giorni di queste ultime. Il percorso A2, invece, rileverà le coperture 7-14-28 giorni per tutte le emittenti nazionali e locali, il GMI per le locali e AQH con due opzioni alternative: TSL (modellizzato) e rilevazione puntuale. Il campione di riferimento sarà di 120mila casi annuali, suddivisi in 80mila per il percorso A1 e 40mila per l’A2. Per quanto riguarda lo ‘Stream B’, dedicato alle 18 emittenti nazionali, misurerà reach settimanale, giorno medio e AQH puntuale, su un piano campionario di 80mila casi “semplificato rispetto alla currency 2024” (120mila), recita il bando, “in ragione della diversa copertura territoriale delle emittenti interessate”. L’elemento censuario viene introdotto con la rilevazione tramite SDK per quanto riguarda le audience digitali, per la parte editoriale e pubblicitaria, sia degli audio sia dei video. La tecnologia sarà la stessa oggi in utilizzo da parte di Auditel e Audicom (oggi SDK Comscore). “Per i modelli di individualizzazione e profilazione dei dati censuari base device – si legge nella RFP -, nonché per la produzione dei dati di audience, si potranno utilizzare gli asset di altri JIC: il focal meter panel di Auditel (tv connessi) e il costituendo panel second screen di Audicom (device personali), con la dovuta attenzione ai profili di rappresentatività del fenomeno radio. Ciò per fare efficienza e garantire interoperabilità di risultati”.  La RFP prevede anche una offerta per il nastro di pianificazione ‘respondent level’ costruito sulla base dei dati, la cui pubblicazione diventerà trimestrale per tutte le radio, dall’attuale pubblicazione semestrale. Per lo ‘Stream B’ sarà utilizzato il dato puntuale del trimestre, per lo ‘Stream A’ il dato del semestre mobile. Infine, è previsto anche il rilascio di un nastro ‘respondent level’ di total audience che sarà prodotto utilizzando le informazioni provenienti da indagini CATI e dalla rilevazione censuaria digitale.