Autore: Redazione
15/01/2025

Appian illustra le predictions 2025 per l’intelligenza artificiale

Crescente adozione dell’IA privata, nuove soluzioni per la GenAI e sicurezza, i trend principali previsti nell’anno appena iniziato

Appian illustra le predictions 2025 per l’intelligenza artificiale

Silvia Speranza

L’adozione della GenAI all’interno delle aziende è ancora limitata e oggi l’intelligenza artificiale è paragonabile a internet negli anni Duemila. Siamo solo agli inizi e nel 2025 vedremo esplodere la domanda di adozione dell’IA. Le aziende utilizzeranno maggiormente modelli di IA più piccoli per compiti specifici e più facili da costruire. I LLM (Large Language Models) più ridotti sono spesso in grado di svolgere meglio compiti dedicati e si addestrano su dati “specialistici”, e così diversi strumenti di IA lavoreranno insieme per risolvere operazioni comuni. La prossima grande sfida sarà orchestrare le interazioni con assoluta precisione. I network di intelligenza artificiale che collegano gli strumenti di IA a flussi di lavoro automatizzati aumenteranno la produttività e aiuteranno le aziende a ottimizzare i processi chiave; per farlo, miglioreranno la collaborazione tra il personale e l’IA.

Finestre di dialogo estese

Fornire informazioni sensibili agli algoritmi dell’intelligenza artificiale è un rischio inerente alla sicurezza dell’IA. Nel 2025 saranno adottate sempre più “finestre di dialogo estese” per attenuare le preoccupazioni relative alla privacy dei dati. La finestra di dialogo è la quantità di testo che l’IA può elaborare contemporaneamente. Una finestra di dialogo più ampia consente all’intelligenza artificiale di gestire una quantità maggiore di testo nell’immediato, un approccio che permette all’utente di fornire dati sensibili a una finestra di dialogo; gli stessi vengono trattenuti solo per la durata dell’operazione e, una volta che l’utente condivide l’input dell’IA, l’algoritmo li “dimentica”; un possibile punto di svolta nella formazione dei modelli di intelligenza artificiale.

Netto aumento della fiducia

La RAG (Retrieval-Augmented Generation) è invece una tecnica che le aziende utilizzano sempre di più e che migliora l’accuratezza dei dati: si tratta del processo di ottimizzazione dell’output di un modello linguistico di grandi dimensioni; prima di fornire una risposta, il modello deve attingere a una base di conoscenza autorevole. Si tratta di tecnologie che saranno fondamentali nei prossimi anni. Ci sarà un boom di soluzioni di garanzia dell’IA per migliorarne la sicurezza. I leader aziendali e i consumatori non si fidano completamente dell’IA e in molti mercati globali c’è un grande vuoto normativo, ma durante l’anno assisteremo a una riduzione di questa lacuna: Paesi come il Regno Unito e gli Stati Uniti forniranno regole più precise per lo sviluppo e l’utilizzo dell’IA e questo favorirà ulteriormente l’adozione e la fiducia nella tecnologia. I modelli di IA privata sono fondamentali per un ambiente affidabile e consentono alle aziende di formare e implementare l’intelligenza artificiale internamente; è un aspetto particolarmente importante per le imprese, in quanto consente loro di proteggere i dati sensibili, mantenere il pieno controllo della loro proprietà intellettuale, non esporre più il loro know-how e i dettagli dei clienti all’IA pubblica e alla concorrenza. Con il miglioramento della regolamentazione e dell’affidabilità dell’IA, emergeranno modelli di IA personalizzati: al momento, l’intelligenza artificiale è un modello generico, ma ha un grande potenziale per il futuro; potrebbe infatti diventare uno strumento personalizzato e individuale. Il prossimo grande passo dell’IA sarà un utilizzo più personale e ci saranno modelli di intelligenza artificiale che corrisponderanno all’identità dell’utente; sarà come un assistente personale che comprenderà e soddisferà i desideri e le esigenze di ciascun individuo.

Nuove modalità di elaborazione 

La GenAI potrebbe automatizzare l’elaborazione dei documenti e le attività di back-office, con un’accuratezza e e una scala 100 volte superiori a quelle possibili solamente un anno fa. Nonostante il successo e il clamore, la GenAI non ha aiutato i clienti del settore bancario e sanitario, a causa delle preoccupazioni relative alla privacy dei dati e alla conformità normativa. Lo sblocco di una simile opportunità consente una cooperazione tra vari settori tecnologici e il vero valore aggiunto è garantito dalle aziende che si occupano dell’automazione dei processi, che stanno collaborando con i principali player della GenAI. Il loro obiettivo è garantire l’introduzione sicura dell’Agentic IA nei processi aziendali altamente regolamentati.

Maggiore adozione dell’automazione 

Durante il 2025, le imprese adotteranno più frequentemente l’intelligenza artificiale, grazie alla sua integrazione su larga scala nei processi e nei flussi di lavoro e darà origine ad una nuova frontiera dell’IA, l’Agentic IA. L’IA è più efficace in un processo strutturato e ha bisogno di un accesso ai dati di tutta l’azienda tramite un data fabric, di collaboratori umani e digitali. Infine, necessita di azioni potenti, predefinite e attuabili, il che è particolarmente vero quando il lavoro è complesso e la tolleranza all’errore è bassa. L’integrazione dell’agentic AI, che risponde autonomamente agli stimoli, all’interno di processi strutturati può garantire un buon funzionamento e le aziende sono in grado di farlo; utilizza l’accesso ai dati, incrementa la collaborazione e consente di massimizzare il ROI. Grazie all’uso dei processi come frame, l’IA troverà l’ambiente ideale per crescere e svilupparsi, così da poter creare un significativo valore aggiunto per il business. “In Italia stiamo osserviamo un interesse crescente nei confronti dell’intelligenza artificiale - commenta Silvia Speranza, regional VP per l’Italia e la Grecia di Appian -, un tema che sta catalizzando l’attenzione dei nostri clienti. Sempre più spesso, l’IA viene integrata come acceleratore nei processi già automatizzati sulla nostra piattaforma Appian e si dimostra un potente alleato per ottimizzare e innovare. Tra i casi d’uso più frequenti spiccano l’interpretazione dei documenti e, in misura crescente, l’utilizzo dell’IA generativa per accelerare il design applicativo. L’introduzione dell’intelligenza artificiale nei processi, in primis quelli di back office, dà ai nostri clienti la possibilità di aumentare affidabilità e velocità di esecuzione delle attività. Per il 2025 ci aspettiamo un ulteriore consolidamento e ampliamento dell’impiego dell’IA, con l’emergere di nuovi ambiti di applicazione che i nostri clienti stanno identificando come strategici per migliorare l’efficienza e la qualità dell’analisi dei dati”.