Angelini Industries rivede l’incarico per il planning da oltre 35 milioni di euro: in gara contro Carat, WPP Media, UM e Zenith. Dal perimetro, in uscita Amuchina, Infasil e AB Parfums
Mentre prosegue il focus sulle sua aree strategiche, con i due storici brand conferiti alla jv Fater e la cessione della divisione Beauty, il Gruppo attiva una gara per il medisa

Novità in vista sul fronte del media di Angelini Industries che – secondo quanto risulta a DailyMedia e Dailyonline – ha avviato la revisione per l’incarico relativo al planning, attualmente gestito da Carat. Gli altri operatori coinvolti dovrebbero essere WPP Media, UM e Zenith. Stando ai rilevamenti 2024, il budget complessivo si può stimare in oltre 35 milioni, per lo più utilizzati per la divisione Pharma (Acutil, Amuchina, Aulin, Infasil, Moment, Tachidol, Tantum Verde e Tachipirina tra gli altri), e a seguire per Beauty e Corporate che l’anno scorso per altro non ha beneficiato di campagne istituzionali. Il perimetro è per altro in cambiamento perché ultimamente ne sono state decise le uscite di Amuchina e Infasil da un lato e del Beauty dall’altro. Per valorizzare al meglio i due citati brand storici e ad alta riconoscibilità sul mercato infatti, è stato raggiunto un accordo con Fater, la joint venture paritetica tra la stessa Angelini Industries e Procter & Gamble, per il trasferimento del noto ramo di azienda. L’operazione si inserisce nella strategia di sviluppo globale di Angelini Pharma (che opera direttamente in 20 Paesi, impiegando più di 3.000 persone), che prevede di mantenere un focus su consumer healthcare e di investire in specialty care con particolare riferimento alla brain health. E consente a Fater, che ha appena chiuso il sesto anno consecutivo di crescita in termini di fatturato e profitto, di potenziare ulteriormente il proprio portfolio di prodotti (Pampers, Lines, Ace e Tampax). Il trasferimento dei marchi Amuchina e Infasil a Fater sarà effettivo a partire dal 1° gennaio 2026.
Fater
Con il passaggio a Fater – del cui budget stimabile in oltre 25 milioni si occupa invece Media Italia - Amuchina e Infasil continueranno a far parte quindi comunque del perimetro del Gruppo Angelini Industries. Come ha dichiarato Jacopo Andreose, CEO di Angelini Pharma, l’operazione “segna un passaggio importante e in linea con la strategia di sviluppo globale di Angelini Pharma, che guarda con sempre maggiore impegno alla Specialty Care e, in particolare, alla Brain Health. Amuchina e Infasil sono stati per anni protagonisti della nostra storia, affermandosi come brand iconici nel panorama italiano”. Joint venture paritetica fra Procter&Gamble e Angelini Industries, Fater impiega oltre 1.500 dipendenti, con un fatturato di 1.071 milioni di euro.
Beauty
Per quanto riguarda invece il Beauty, a fine gennaio è stato siglato un accordo siglato con Give Back Beauty (GBB) che prevede l’acquisizione della società AB Parfums SpA, già nota appunto come Angelini Beauty SpA, e delle sue controllate con i relativi asset, marchi e licenze. GBB si occupa di creazione, sviluppo, marketing e distribuzione internazionale dei profumi di brand di moda, tra cui gli italiani Trussardi, il cui marchio per le fragranze è di proprietà della stessa AB Parfums, e Laura Biagiotti. Inoltre, la società distribuisce alcuni marchi di primario rilievo del gruppo L’Oréal (LID), come ad esempio Ralph Lauren, Maison Margiela, Cacharel, Diesel, Azzaro e Viktor & Rolf. AB Parfums è presente con filiali proprie in mercati strategici quali Italia, Germania, Austria, Svizzera, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Spagna e Portogallo e vanta un’equipe formata da circa 200 dipendenti. Nata nel 2013 come Angelini Beauty, e recentemente ridenominata in AB Parfums, è stata finora parte di Angelini Industries, gruppo industriale italiano attivo nei settori della salute, della tecnologia industriale e del largo consumo con 5.800 dipendenti in 21 Paesi e 2,1 miliardi di euro di fatturato registrati nel 2023.
I risultati
Intanto, Angelini Industries ha comunicato nelle scorse settimane di aver chiuso il bilancio 2024, il primo redatto sulla base dei principi contabili internazionali Ifrs, con numeri in crescita. L’utile netto cresce del 30% a 156 milioni di euro e salgono anche ricavi, che si attestano a 1,6 miliardi di euro (+3), ed Ebitda (+17%) del Gruppo. Risultati positivi per i ricavi anche in tutte le aree di business: +3,6% nel pharma, +7,1% in tecnologia industriale e robotica. “Siamo estremamente soddisfatti dei risultati dell’esercizio 2024, che riflettono ancora una volta la capacità di crescita del Gruppo, con un particolare riferimento alle due aree di business più strategiche per il futuro: salute e tecnologia industriale - ha dichiarato il CEO Sergio Marullo di Condojanni -. Nel 2024 abbiamo registrato, rispetto al precedente esercizio, un incremento dei ricavi a perimetro costante del 3% e un Ebitda che cresce a doppia cifra, + 17%, e che riflette il nostro impegno degli ultimi anni nel migliorare la redditività attraverso la ricerca costante dell’efficienza. Non si tratta quindi di un incremento dei margini da taglio dei costi, ma di una condizione di maggiore profittabilità strutturale che stiamo perseguendo attraverso diversi cantieri di lavoro: la riforma della governance, il miglioramento dei processi, l’efficacia delle operazioni e l’attenzione alla catena dei fornitori”.