Autore: Redazione
24/03/2019

Amazon misura il traffico in-store proveniente da Facebook e presenta nuove metriche

Tra i parametri misurati, anche sales per visit, ordersize, valore dell’ordine in rapporto alle vendite del brand. Inoltre, la piattaforma di ecommerce permette ora la creazione di mini-siti interni, che fungono da vetrina per i brand

Amazon misura il traffico in-store proveniente da Facebook e presenta nuove metriche

Amazon sta aumentando ulteriormente la frequenza di release - già frenetica nelle ultime settimane - con due novità dell’ultim’ora. L’ecommerce è andato incontro alle continue richieste da parte degli advertiser ed ha sviluppato la misurazione del traffico in-store proveniente da Facebook. All’annuncio sono seguite immediatamente le introduzioni di video in autoplay disponibili per gli store e nuove metriche legate a parametri a cui i grossi brand tengono particolarmente, come loyalty e awareness.

Mini-siti e nuove metriche

I marchi potranno dunque costruire landing page dedicate, utilizzabili come mini-siti assimilabili a vetrine di prodotti. Poter misurare il drive to store che proviene da un numero maggiore di fonti - 100, tra cui Facebook, rispetto alle 30 misurate in precedenza - e l’introduzione delle nuove metriche - come sales per visit, order size, valore dell’ordine in rapporto alle vendite del brand - rappresentano importanti passi verso i brand, ora nella posizione di valutare meglio come spendere i budget.

“Un paio d’anni fa, progressi del genere non avrebbero avuto lo stesso valore, ma ora rappresentano evoluzioni chiave, specialmente per i marchi che provano ad introdurre prodotti alternativi o a condividere informazioni supplementari. Ora che Amazon Advertising si è evoluto davvero, queste pagine svolgono un lavoro sopra le aspettative per elementi come l’engagement”, spiega Eric Heller, CEO di Marketplace Ignition, agenzia di WPP focalizzata su Amazon.

Video adv

Si amplia anche l’offerta pubbliciaria, specialmente nel campo del video dove la piattaforma sta rilasciando sempre più formati e video template, permettendo così ai marketer di caricare filmati di corta durata - in autoplay - in cima alle pagine per catturare l’attenzione degli utenti. Una funzione, questa, simile a quanto avviene nelle pagine di Facebook. “Da quanto abbiamo appreso dai dettagli delle pagine, qualsiasi cosa sia in grado di aumentare il tempo speso sulla pagina aumenta anche la possibilità di convertire”, conclude Heller.