Autore: Redazione
12/01/2023

Youthquake, dati e creatività mano nella mano per un’offerta diversa dal solito

Peculiarità e differenze dell’agenzia creativa data-driven con sede a Milano e Londra raccontate dal Managing Partner Matteo Milione

Youthquake, dati e creatività mano nella mano per un’offerta diversa dal solito

Matteo Milione, Managing Partner di Youthquake

Matematica o sentimento? E se cambiassimo la congiunzione? L’antico dilemma che mette in crisi il rapporto tra professionisti e amatori, che esalta le chiacchiere e lo scontro tra freddezza ed entusiasmo. Discorsi obsoleti, che trovano sempre qualche appiglio, anche oggi, nell’industry dell’adv e dintorni, in cui i grandi dati sono diventati preponderanti e per qualcuno potrebbero rivelarsi una serie minaccia nei confronti della creatività. “Sciocchezze” potrebbero dire dalle parti di Youthquake, agenzia creativa data-driven, con sede a Milano e Londra, che ha appena chiuso l’anno con un +70% di fatturato, e lo ha fatto proprio legando i due poli superficialmente visti come opposti. Nel mentre, la realtà meneghina ha inaugurato la sua nuova sede di due piani a Milano in corso XXII Marzo, con un team che oggi conta 30 risorse suddivise tra le varie unit. Grazie alla combinazione dell’analisi dei dati al processo creativo, l’agenzia crea costantemente strategie di comunicazione digitali che generano attenzione e interesse da parte dei consumatori. Con la clientela in costante aumento servono forze nuove e tra i progetti di espansione dell’agenzia c’è sicuramente l’assunzione di nuove risorse; nel dettaglio, la ricerca si estenderà a social media manager, data marketing scientist, graphic designer, sia 2D che 3D, e digital marketing manager, per un totale di sette risorse. A raccontarci presente e futuro del gruppo è Matteo Milione, Managing Partner di Youthquake (protagonista anche della puntata di DailyOnAir - The Sound Of Adv presente in questo numero).

Cosa rappresenta Youthquake nel panorama attuale?

«La nostra è un'agenzia creativa data-driven, specializzata nello sviluppo di marketing e comunicazione digitale. Siamo nati nel 2019 con l'obiettivo di posizionarci sul mercato Italiano come realtà che combini l'analisi dei dati alla creatività. Un modello ibrido volto a conoscere le abitudini comportamentali degli utenti sui social e web in generale.

Come vi differenziate dalle agenzie tradizionali?

«La differenza dalle altre agenzie risiede nel modello di business. In Youthquake figure quali data scientist, data engineer e data analyst lavorano a stretto contatto con il team di design, 3d artist, digital marketing e social al fine di creare campagne marketing profilate e personalizzate sulla base degli interessi dei consumatori.

Che tipo di skill dominano all'interno dell'agenzia?

«Oltre a quelle tecniche presenti nei vari ruoli, in Youthquake sono fondamentali le soft skills quali pensiero creativo, spirito di iniziativa, problem solving, approccio al continuous improvement e capacità di team building».

La vostra è una realtà giovane…

«Youthquake è una realtà che dà grande fiducia ai giovani e grande spazio di crescita. L'età media è infatti di 25 anni. Mi piace sottolineare anche un altro elemento: la quota rosa è pari al 70%».

Quali sono stati i focus del 2022?

«Ci siamo focalizzati sul bisogno di crescere in maniera fisiologica sia in termini di fatturato sia per quel che concerne il numero di figure all'interno del team. Sono stati indicativi quindi due passaggi: trasferirsi in una sede tutta nuova in posizione centrale a Milano e investire in ricerca e sviluppo al fine di cavalcare i nuovi trend martech».

Cosa vi siete prefissati per il nuovo anno?

«Gli obiettivi del 2023 saranno quelli di consolidare la crescita ampliando il numero di clienti e progetti. Inoltre, vorremo consolidare il posizionamento in settori quali Metaverso e Blockchain e sperimentare ancora di più sulle tecniche legate ai social media».