webidoo lancia Jooice, la piattaforma che rivoluziona la digital transformation delle Pmi
L'obiettivo è duplice: da una parte fornire alle piccole aziende un accesso rapido, conveniente e autonomo ai contesti digitali; dall'altra garantire anche alle realtà imprenditoriali più strutturate una soluzione che semplifichi i tempi e i modi di gestione della propria attività in rete
webidoo, azienda italiana specializzata nella digital transformation delle Pmi, lancia Jooice, un'applicazione protetta da doppio brevetto che usa l'intelligenza artificiale per fornire alle aziende tutti gli strumenti del marketing digitale in un solo hub, per selezionare quelli più adatti in base agli obiettivi dell'imprenditore e per semplificare il loro utilizzo rendendoli accessibili anche ai non esperti. L'obiettivo è duplice: da una parte fornire alle Pmi un accesso rapido, conveniente e autonomo ai contesti digitali aiutandole a superare le difficoltà della digitalizzazione; dall'altra garantire anche alle realtà imprenditoriali più strutturate uno strumento che semplifichi i tempi e i modi di gestione della propria attività digitale. "Si parla molto di digital transformation delle Pmi come elemento imprescindibile per la crescita e l'internazionalizzazione delle aziende ma spesso ci sfugge come farlo nella pratica, in modo efficace e sostenibile", commenta Giovanni Farese, General Manager del gruppo. "Webidoo è nata proprio per rispondere a questo bisogno che non abbiamo mai perso di vista, cercando di migliorare sempre la nostra offerta, aprire nuove opportunità, trovare partner eccellenti e soluzioni innovative. Possiamo dire che Jooice è un importante punto di arrivo per una ricerca costante che ci ha richiesto molto impegno, risorse e coraggio".
Dall’America all’America
Jooice è frutto di una ricerca portata avanti negli Usa negli ultimi due anni, in collaborazione con la Lehigh University of Pennsylvania; delle relazioni create con comunità di business angels e acceleratori d'impresa statunitensi; ma soprattutto dell'esperienza accumulata da webidoo rispetto al mercato delle Pmi: dal 2017 l'azienda fornisce servizi di digital marketing alle imprese, ed ha registrato fin qui, anno dopo anno, tassi di crescita a doppia cifra. L'approccio tecnologico americano e la conoscenza del settore sviluppata da webidoo sono il mix vincente per un servizio destinato a cambiare le regole del gioco nel mondo dei servizi digitali. Forte dell'ultimo round di finanziamento che l'ha vista raccogliere sei milioni dal Fondo 8a+ di Banca Generali e TIM Venture, webidoo punta a conquistare posizioni di mercato importanti anche in America, oltre che a un consolidamento sempre maggiore in Europa. La fondazione di webidoo INC con una doppia sede USA, a Chicago e a Boston, è infatti funzionale allo sviluppo continuo della tecnologia Jooice, e alla preparazione di un'espansione commerciale negli Stati Uniti per la quale è già presente in loco un team dedicato di esperti statunitensi e italoamericani. "Siamo orgogliosi di questo risultato e crediamo che Jooice possa veramente fare la differenza, fornendo una risposta concreta ad un bisogno stringente del tessuto imprenditoriale europeo e, abbiamo scoperto, anche americano", continua Farese. "Abbiamo trovato validi partner che credono in noi e ora possiamo finalmente lanciare la nostra tecnologia proprietaria: da oggi le aziende potranno gestire in modo integrato, intelligente e facile, attraverso un abbonamento mensile, gli strumenti di marketing digitale più importanti sul mercato, trovando le soluzioni più giuste per ogni business in base all'analisi dei dati in tempo reale e ad un prezzo altamente competitivo e accessibile anche agli small business".
Lo step ambizioso
Dalla sua nascita, alla fine del 2017, sotto la guida dei tre founder Giovanni Farese, Daniel Rota e Egidio Murru, webidoo non ha mai smesso di far crescere il proprio Gruppo che oggi conta 300 tra dipendenti e collaboratori, ha già sedi in Italia, Albania, Spagna, un centro di produzione in Puglia, la webidoo farm, uno store fisico e virtuale dedicato alla tecnologia consumer e una società attiva nel settore del gaming e e-sport. "Il nuovo passo può sembrare molto ambizioso", conclude Farese. "Eppure, i dati e le ricerche fatte con le università americane ci dicono che non lo è. Però, per dare le giuste campate al ponte che stiamo costruendo, stiamo progettando un nuovo round di finanziamento, rivolto in primis ai nostri investitori attuali, ma che non esclude affatto la possibilità di trovare anche nuovi capitali oltreoceano. La solidità del business plan che abbiamo preparato con Jooice parla chiarissimo, come ci confermano i primi incontri fatti".