Autore: Redazione
03/05/2016

Visibilia Editore: 2015 in rosso di 1,2 milioni

Varato aumento di capitale; continua la guerra tra Daniela Santanchè e Paola Ferrari, che vota contro

Visibilia Editore: 2015 in rosso di 1,2 milioni

L’assemblea di Visibilia Editore (quotata su AIM Italia) ha approvato venerdì scorso il bilancio 2015, così come proposto dal CdA del 24 marzo (e di cui DailyMedia ha riferito il 29 marzo 2016), che si chiude con un risultato netto negativo pari a 1.214.441 euro (-2.074.432 nel 2014). “La perdita dell’ultimo esercizio – spiega la nota - risulta influenzata da una rilevante partita straordinaria e non ricorrente di segno negativo, riconducibile a oneri straordinari correlati principalmente alla cessione della partecipazione in Selpress (detenuta al 100% e sulla quale Visibilia Editore esercitava, fino al 23 dicembre 2015, data della cessione, attività di direzione e coordinamento), e accordi contigui per 486.538 euro”. L’assemblea ha deliberato di procedere alla copertura integrale della perdita di esercizio, secondo le modalità seguenti: quanto a euro 470.289, mediante utilizzo del corrispondente importo delle riserve della Società disponibili al 31 dicembre 2015 e, in particolare, mediante utilizzo del corrispondente importo della riserva sovrapprezzo azioni che, pertanto, risulterà ridotta da euro 455.667 a euro zero, e del versamento soci in conto copertura perdite, che si riduce passando da euro 14.622 a euro zero; quanto a euro 22.560, mediante utilizzo del corrispondente importo della riserva legale della Società disponibile al 31 dicembre 2015 che, pertanto, risulterà ridotta da euro 22.560 a euro zero; e quanto al rimanente importo di euro 721.592, mediante la riduzione del capitale sociale della Società, da euro 1.069.868 a 348.276. L’assemblea ha inoltre deliberato la riduzione del numero dei componenti del CdA da 9 a 7 e ha confermato la nomina dei due amministratori indipendenti Davide Mantegazza e Dimitri d’Asburgo Lorena (che sostituiscono Giancarlo Sestini e Matteo Gavazzi Borella), che si aggiungono a Daniela Garnero Santanchè (presidente e a.d.), Canio Giovanni Mazzaro, Aurelio Matrone, Federico Celoria e Silvia Garnero. Sempre l’assemblea ha deliberato poi in sede straordinaria di ridurre il capitale sociale in proporzione alle perdite accertate, per un importo corrispondente e, pertanto, da euro 1.069.868 a euro 348.276, e  di attribuire al CdA una delega ad aumentare il capitale sociale, fino all’importo massimo di euro 4.800.000, in una o più tranches non oltre il 31 dicembre 2019, mediante emissione di nuove azioni ordinarie di Visibilia Editore.
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Paola Ferrari Hanno votato contro Paola Ferrari De Benedetti, che detiene un terzo di Visibilia Editore Holding (la quale, a sua volta, controlla il 69% di Visibilia Editore), attraverso Alevi e, inoltre, quest’ultima e Mo.da Gioielli, che detengono ciascuna il 5,6% di Visibilia Editore. In pratica, quindi, continua la “guerra” tra Daniela Santanchè e Paola Ferrari, che già aveva portato quest’ultima a “sfiduciare” Visibilia Editore dimettendosi da presidente della società, e uscendo quindi dal CdA, il 10 febbraio (ruolo quindi assunto, come detto, dalla Santanchè). Il motivo del dissidio risiede nel fatto che l’acquisto di Novella 2000 e Visto da PRS è stata effettuata (formalmente in modo legittimo) da Visibilia Srl, ovvero la concessionaria del Gruppo – dove Paola Ferrari non ha quote e il controllo appartiene con il 54% direttamente a Daniela Santanchè – invece che dalla Holding, che aveva preso l’impegno di rilevare le due testate (che, per altro, erano in perdita per 1,5 milioni, così come, per una cifra analoga, lo erano le tre precedentemente rilevate da Mondadori e, cioè, Ciak, VilleGiardini e Pc Professionale).