Autore: Redazione
29/03/2024

Venticento: l’AI generativa crea un’app per guidare i visitatori alla scoperta di Google Pixel

L’agenzia creativa utilizza la nuova tecnologia per ottimizzare processi, creare nuovi modelli di business e innovare servizi forniti

Venticento: l’AI generativa crea un’app  per guidare i visitatori alla scoperta di Google Pixel

Antonio Lazzaro

Venticento, agenzia creativa specializzata nell’organizzazione eventi con sede a Milano, sta continuando a specializzarsi sempre più l’utilizzo dell’AI sia in fase di progettazione dell’evento - per poter ottenere suggerimenti utili sui payoff dell’iniziativa oppure per raccogliere suggestioni sul tipo di allestimento - sia nello sviluppo di soluzioni tecnologiche in grado di far vivere un’esperienza memorabile a chi partecipa. È il caso di un’attività rivolta ai consumatori progettata con Google Pixel, dove Venticento ha fatto un ampio uso di soluzioni e tool a base di AI generativa, organizzando un evento perfettamente in linea e integrato alle evoluzioni dei nuovi modelli presentati. In particolare, è stata prodotta una app (grazie all’AI) in pochi minuti, con cui le persone coinvolte nell’evento potevano interagire, in un’ambientazione in cui scenari fotografici in slideshow e stand virtuali ricreati erano protagonisti. L’AI generativa diventa, così, uno strumento potente in grado di cambiare il modo in cui siamo abituati a immaginare un qualsiasi evento, che si tratti di una mostra, una fiera o expo, una sfilata di moda o un lancio di prodotto. Ottimizza processi, crea nuovi modelli di business o ci porta a innovare servizi forniti. L’efficacia dell’AI nelle soluzioni di coding ha così permesso sia di abbreviare i tempi di creazione, sia di testare diverse esperienze utente fornendo a Google una soluzione pronta all’uso e costruita appositamente per il suo evento.

Il commento

Antonio Lazzaro, CEO di Venticento dichiara: “L’applicazione che abbiamo ideato per questa attività dedicata ai device Pixel aveva l’obiettivo di riprodurre uno slideshow temporizzato di immagini, che sono le fotografie esposte nello stand, con un fading tra una foto e l’altra, in maniera tale che la transizione sia morbida. In pratica, cliccando e facendo ‘tap’ con il dito su una qualunque delle foto, si apre la fotocamera per consentire ai visitatori di poter interagire con una delle nuove funzionalità della fotocamera di Pixel. L’applicazione viene visualizzata a schermo intero e le foto sono ottimizzate per essere visualizzate e centrate rispetto al soggetto, a prescindere dalle loro proporzioni”. “L’aspetto più interessante”, conclude Antonio Lazzaro, “è la possibilità di passare dall’idea all’applicazione pronta all’uso per l’evento in poco tempo e con un’elevata flessibilità. Siamo lieti che Google ci abbia consentito di mettere in pratica il lavoro di sperimentazione e di ricerca attraverso l’AI, fornendo un’esperienza tailor made per tutti gli ospiti che hanno voluto approfondire la conoscenza dei nuovi Google Pixel 8 e Pixel 8 Pro”.