Autore: Redazione
08/06/2016

A Venezia il 17 giugno va in scena Marketers Day

Giulia Giglio dialoga con DailyNet, che è media partner dell’evento, sull’appuntamento che sarà focalizzato sul tema dell’entertainment

A Venezia il 17 giugno va in scena Marketers Day

Tra le calli di Venezia la passione per il marketing delle nuove generazioni è diventata qualcosa di più, è insomma andata oltre, come si suol dire. Nel 2012, infatti, in seno all’Università Ca’ Foscari, è nata MARKETERs Club, un’associazione nazionale studentesca riconosciuta e indipendente che organizza eventi e promuove la formazione sul tema.

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Il suo obiettivo è creare un ambiente altamente interattivo e stimolante per giovani creativi e appassionati di marketing, comunicazione, strategia d’impresa, innovazione e business. Una filosofia che verrà ribadita anche in occasione di MARKETERs Day, in programma il 17 giugno presso l’Aula Magna del Campus Economico dell’Università Ca’ Foscari, a Venezia. Ci racconta di più Giulia Giglio, organizzatrice dell’appuntamento.

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Giulia Giglio

Qual è il fil rouge dell’evento?

Quest’anno abbiamo deciso di focalizzarci sull’Entertainment, perché riteniamo la questione attuale e di grande interesse per il pubblico. Ovviamente analizzeremo l’argomento da varie angolazioni, con un importante ospite per ogni macro-area. Aprirà la giornata 20th Century Fox, per parlare del Cinema seguita dai rappresentanti di Xbox che si concentreranno sul tema del gaming. Dopo la pausa pranzo sarà la volta dello show di Sky mentre chiuderà i lavori MTV, che ci racconterà come organizzare un evento musicale.

Sono previste altre attività?

Abbiamo lanciato un concorso sempre sull’Entertainment, più precisamente su come intrattenere il pubblico, e sveleremo i vincitori durante la giornata appena dopo la pausa pranzo. Inoltre, tutti i momenti del MARKETERs Day saranno caratterizzati da un’aurea di entertainment: ci sarà un’area selfie, un’altra brandizzata  e si potranno porvare i dispositivi Oculus.

Qual è l’obiettivo di eventi come questi?

Sicuramente far trasparire il nostro payoff “Learning by Doing” e, dopo esserci affermati a Venezia, cercare di ampliare il nostro raggio d’azione a tutto lo Stivale.