Autore: Redazione
18/04/2016

Unicef realizza una campagna sulla povertà minorile

L’organismo ha presentato un allarmante Report sulle disuguaglianze che penalizzano i nostri bambini a livello europeo e lancia l’allarme su stampa e web con la creatività dell’agenzia romana guidata da Paolo Marino, che ha vinto il relativo pitch

Unicef realizza una campagna sulla povertà minorile

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L’indagine del Centro di Ricerca Innocenti dell’Unicef, contenuta nel Report Card “Equità dei bambini”, non lascia adito a dubbi: in tutte e quattro le dimensioni della povertà minorile analizzate nello studio comparativo tra 41 Paesi Ocse/Ue, l’Italia registra gravi svantaggi: nella graduatoria sul divario reddituale relativo, l’Italia si colloca al 35° posto, mentre per quello sui risultati scolastici è al 22°. Nella disuguaglianza nell’ambito della salute è al 28°, mentre per quella espressa in termini di soddisfazione nei confronti della propria vita da parte dei minorenni intervistati è al 22°. La posizione media dell’Italia per tutte le dimensioni relative alla disuguaglianza è 32° su 35 Paesi Ue/Ocse. Nel 2013, il tasso di povertà infantile in Italia è stato del 17,7%. I dati mostrano che più di un quarto (27%) dei bambini del Paese viveva in famiglie ritenute soggette a deprivazione materiale Nel periodo 2008-2013, il divario di disuguaglianza reddituale è aumentato di 8 punti percentuali.  Sul fronte dell’istruzione, nel 2012, quasi il 12% dei quindicenni in Italia non ha raggiunto il livello 2 di competenza in tutte e tre le materie lettura, matematica e scienze. Fronte salute: secondo lo studio HBSC del 2013/2014 sui comportamenti sanitari dei ragazzi in età scolare, il 30,5% degli adolescenti italiani ha riferito di soffrire quotidianamente di uno o più disturbi di salute. L’8% degli adolescenti ha indicato un livello di soddisfazione nei confronti della propria vita che non ha superato 4 su una scala da 1 a 10. Per contrastare la povertà dei bambini in Italia servono misure strutturali, coerenti ed eque, oltre che adeguatamente finanziate. La recente creazione del “Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale” (1,6 miliardi di euro per il biennio 2016-2017) è un primo passo, ma può raggiungere solo una parte di quel milione e mezzo di famiglie (dato Istat 2014) che versano in condizioni di povertà assoluta. Secondo Unicef Italia, che ha presentato l’indagine alla fine della scorsa settimana, urge arrivare a una politica sociale che sia concretamente inclusiva per tutti i bambini che vivono nel nostro Paese. Anche per questo è stato lanciato un apposito nuovo flight della campagna “IO come TU” - mirato a richiamare le istituzioni e sensibilizzare l’opinione pubblica su questo specifico tema - e che è stato sviluppato su quotidiani, con una multisoggetto, e web, da The Link. L’agenzia di cui è a.d. Paolo Marino ha già lavorato per la campagna natalizia di fundraising dell’organismo, ma si è aggiudicata il nuovo incarico al termine di una gara.