UNA: approvata la fusione con Assorel, ora l’obiettivo è far entrare agenzie e Gruppi ancora fuori dall’associazione
Massimo Tafi entra nel Consiglio dell’associazione presieduta da Emanuele Nenna, che esorta la industry della comunicazione a ricompattarsi per affrontare le sfide del mercato post-Covid
Emanuele Nenna
UNA – Aziende della comunicazione unite e Assorel hanno ufficializzato ieri il positivo esito del progetto di fusione per incorporazione dell’associazione delle agenzie di PR nell’organismo presieduto da Emanuele Nenna, approvato il giorno prima dalle due assemblee straordinarie, come già anticipato da DailyMedia. Il merger è stato deliberato con 131 voti favorevoli e 3 astenuti da parte di UNA e con l’unanimità di tutte le 15 associate Assorel, a dimostrazione della volontà da parte di entrambe di dar vita a una struttura che rappresenti in modo compatto la industry presso il mercato della comunicazione. «UNA nasce con l’ambizione di rappresentare l’intero settore in modo da poterci far ascoltare meglio – ha commentato Nenna -. Con questa fusione entrano imprese di grande spessore, ora puntiamo a contare di più. Ulteriori fusioni non sono all’orizzonte, ma prosegue il nostro impegno nell’obiettivo di allargare la nostra associazione con l’ingresso di quei gruppi che ancora stanno alla finestra». In particolare si fa riferimento a WPP e Publicis Media, con i quali sono aperti tavoli di confronto su grandi temi come, tra gli altri, la riforma delle “audi” e la gestione del mercato in questo particolare momento. «Credo che questo progetto meriti attenzione da parte chi ha pregiudizi verso l’associazione In questo periodo dovrebbe crollare la barriera dell’individualismo, è arrivato il momento di compattarsi, anche per perseguire obiettivi più ampi. Chi non entra sta sprecando opportunità per il mercato».

Massimo Tafi
Massimo Tafi consigliere di UNA
Assorel entra quindi in UNA con tutti i suoi 15 associati, portando il numero complessivo dei membri di UNA a circa 200. Il Presidente Massimo Tafi entra nel Consiglio di quest’ultima: «E’ stato un percorso lungo e non sempre facile, Assorel porta a compimento una storia gloriosa, bella, che continuerà in forma nuova in un momento importante, in cui tutto sta cambiando. È un segnale significativo per quanti credono che l’associazionismo in generale e quello imprenditoriale in particolare sia superato: noi crediamo il contrario, e lo abbiamo sperimentato in questi mesi». Tafi ha confermato anche il premio Assorel «che ha visto un’ulteriore crescita nell’ultima edizione» e ha sottolineato la necessità per le agenzie di PR di affrontare un processo evolutivo magari attraverso una piattaforma da ideare e costruire insieme a PR HUB, di cui è portavoce Andrea Cornelli, vice presidente di UNA. A questo proposito, l’adesione all’hub è discrezionale, ma ovviamente auspicato anche nell’ottica di condividere e definire nuove prospettive e traiettorie per il settore PR. Il tema è anche il ruolo affidato alle relazioni pubbliche nello scenario che si viene a creare dell’era Covid e soprattutto post-Covid. «La risposta è scritta in questa operazione – ha commentato Cornelli -. La valenza delle PR sta nella tutela del posizionamento del brand e dell’investimento dei clienti, cui bisogna offrire un bouquet di servizi che necessariamente deve includere le relazioni pubbliche». Aggiunge Tafi: «Il dialogo con i consumatori non può che vederci protagonisti». Con questa fusione, ha detto Cornelli, «le agenzie associate possono contare su uno straordinario amplificatore del valore consulenziale offerto al mercato grazie alla sempre più intensa sinergia tra tutte le diverse anime presenti in UNA; mi auguro che altre agenzie non ancora associate decidano di aderire».

Andrea Cornelli
La missione di UNA
Ora, ha detto Nenna, la missione di UNA è «alzare il volume della voce, non per arroganza ma per farci sentire». Tra le iniziative su cui è impegnata c’è il contratto di lavoro di settore, ma anche – attraverso Confindustria Intellect - la richiesta al Governo di attivare il credito di imposta per le aziende di comunicazione (vedere DailyMedia del 18 marzo 2020), e infine il tavolo aperto dall’ICE dedicato alla gestione del budget di 150 milioni di euro destinato alla promozione del Made in Italy, dove UNA siede sempre attraverso Confindustria Intellect per portare la propria competenza specifica. «In questo periodo abbiamo anche attivato uno sportello per aiutare i nostri associati a districarsi tra le regole e i decreti emanati in questo periodo, nonché il bollettino con gli aggiornamenti quotidiani, sempre nell’ottica di costruire valore». UNA registra la risposta positiva degli investitori e di UPA alla lettera aperta in cui si chiedeva di versare anticipi su futuri servizi: «Abbiamo proposto un’azione di aiuto reciproco, tenendo conto che ci sono clienti con un cash flow positivo anche in questo momento, sull’esempio di Unilever». Nenna ha ribadito infine la missione di UNA: allargare i confini dell’associazione coinvolgendo agenzie che non sono ancora entrate. Proseguono intanto le collaborazioni importanti già aperte con FERPI e ADCI. Nenna ha confermato l’intenzione di riavviare i contatti con Case di produzione associate (CPA), «con cui vorrei riaprire il dialogo per capire come unire le forze».