Autore: Redazione
06/03/2018

Twitter “apre” al programmatic e testa inediti canali d’integrazione

Secondo quanto riportato da AdAge, l’azienda starebbe costruendo nuovi percorsi per collegare più facilmente il suo inventario con le piattaforme di acquisto esterne e le agenzie di trading desk

Twitter  “apre” al programmatic  e testa inediti canali d’integrazione

Twitter punta a diventare una destinazione privilegiata per brand e agenzie che vogliono acquistare annunci in programmatic sul social media. Secondo quanto riportato da AdAge, alcuni inserzionisti che hanno parlato a condizione d’anonimato, il social starebbe cercando di abbracciare la tecnologia programmatic in un modo che i suoi rivali hanno finora evitato, costruendo canali per collegare il suo inventario con le piattaforme di acquisto esterne e le agenzie di trading desk. Fuori dai walled garden Altre grandi piattaforme di social media hanno finora resistito all’apertura totale dei loro walled garden alla tecnologia programmatic nel tentativo di mantenere il controllo dei prezzi, delle frodi e dei dati. Se aziende come Facebook e Snapchat gestiscono le proprie piattaforme pubblicitarie automatizzate, ma sono isolate dal resto dell’ecosistema degli annunci digitali, Twitter potrebbe essere disposto a rinunciare ad alcuni di questi controlli in cambio di benefici per il business. Maggiore apertura La piattaforma starebbe, dunque, già testando l’offerta con agenzie e marchi, con l’obiettivo di un’integrazione più completa con le agenzie di trading desk e le DSP. Twitter ha rifiutato di commentare ma secondo le indiscrezioni il programma comprenderebbe anche un’apertura dei suoi canali adv ad altre piattaforme e agenzie per la richiesta di annunci, tra cui WPP, Dentsu Aegis Network e Omnicom. MarTech Today, nel mese di dicembre, aveva riferito che Twitter stava lavorando anche a una partnership diretta con The Trade Desk. Destinazione video Questo tipo di acquisto potrebbe essere particolarmente utile nel video, una delle aree d’interesse più importanti per Twitter. Il video è diventato, infatti, la sua più grande fonte di entrate pubblicitarie, come ha dichiarato l’azienda stessa che è diventata un partner di riferimento per ospitare progetti ad hoc di aziende ed editori. Per esempio, Bloomberg, che ha lanciato a dicembre TicToc, un servizio di notizie attivo 24 ore su 24, e altri che stanno lavorando su progetti personalizzati come la National Basketball Association, People e Condé Nast. Nuovi spiragli di crescita Il nuovo flusso programmatico potrebbe aiutare Twitter a sviluppare il suo recente slancio nel settore pubblicitario dopo aver subito un calo delle entrate nel 2017. Nel quarto trimestre del 2017, gli introiti degli annunci sono aumentati di anno in anno per la prima volta in quattro trimestri, con una modesta crescita dell’1% a 644 milioni di dollari. Su Twitter, i media partner possono già lavorare direttamente con gli inserzionisti per vendere annunci pubblicitari e collocare brand nei programmi, ma una maggiore apertura al programmatic potrebbe rendere ancora più semplice e meno rischioso l’acquisto di annunci pubblicitari in questi show.