Autore: Redazione
05/12/2017

The Digital Box: dallo storytelling al movietelling, il customer engagement evolve e si adegua ai tempi del mobile

La società presenta ADA, la piattaforma per il mobile marketing che semplifica la narrazione delle aziende e introduce inediti metodi e modalità di engagement

The Digital Box: dallo storytelling al movietelling, il customer engagement evolve e si adegua ai tempi del mobile

Quando si parla di engagement non si può non parlare di storytelling. Ora, grazie a The Digital Box, bisognerà parlare anche di movietelling. Il workshop tenutosi mercoledì 29 novembre, nel contesto dello Iab Forum, è stata l’occasione per Roberto Calculli, ceo e founder di The Digital Box, di presentare ADA, la piattaforma integrata per il mobile engagement costruita sulla base dell’utilizzo comune dello smartphone. The Digital Box è una PMI innovativa che vuole offrire soluzioni a brand e marketer per vincere nell’era digitale: in due parole, raggiungere engagement. Attraverso ADA l’interazione si raggiunge attraverso storytelling e movietelling, creati grazie ai tool dedicati: un editor per creare full portait hd e video fruibili da smartphone, in posizione verticale, ossia come il 98% degli utenti tiene il device. «Parlare solo di storytelling ormai non ha più molto senso - afferma Calculli -, è un termine troppo inflazionato. Preferiamo parlare di tre concetti cardine: rappresentazione, narrazione e racconto. Rappresentazioni testuali e visive servono per iniziare una relazione con l’utente, la narrazione è poi la regola d’ingaggio per creare la nostra identità digitale. Raccontare e raccontarsi fa iniziare la vera relazione. Non si parla più di target ma di pubblico: dare e dire e dire e dare, in un rapporto bidirezionale». ADA ADA è pensata anche in ottica story-gate, dove il canale utilizzato, in questo caso il mobile, rende unica e personalizzata la storia narrata. Questo device è anche veloce, un requisito sempre più indispensabile per i brand. Tra le tante offerte della piattaforma, ADA ChatBot Builder e ADA Social Content sono due servizi già disponibili che dimostrano come le conversazioni stiano diventando l’interfaccia del futuro. In particolare, l’innovativa soluzione Conversational Form rende gli assistenti virtuali proattivi e capaci di condurre conversazioni mirate all’acquisizione di dati, informazioni e gusti degli utenti nel pieno rispetto delle regole della privacy. Mentre ADA Social Content è un sistema intelligente di gestione dei contenuti sui canali social media su base semantica. Questa consolle lascerà però al marketer lo spazio di concentrarsi sulla creatività, caratteristica nella quale nessuna macchina potrà sostituire l’uomo. Barista Italiano La case history presentata nel corso del workshop ha riguardato la collaborazione con Barista Italiano, il rivenditore online di capsule di caffè compatibili. Due i casi presentati. In uno è stata creata una sponsorizzazione sui social, nell’altro ci si è rivolti a un database di 26.700 contatti. In entrambi i casi ADA è servita per creare engagement, raccontare, e quindi avvicinare i clienti, e fare tracking degli utenti, raccogliendo dati in ogni step del processo, che si arrivasse alla conversione o meno. La risposta agli “alieni” In uno scambio di battute con DailyNet, Calculli ha affermato che: «ADA si pone come risposta Made in Italy ai software stranieri, “alieni”. La nostra soluzione, grazie a AI e tecnologia, ha una usability immediata, ed è anche un ottimo mezzo per raccogliere dati. Nella maggior parte dei casi, le aziende non li sanno usare ma con ADA le cose cambiano: è un unico contenitore che permette di avere una visione chiara anche a chi non è abile nel campo dei Big Data. Siamo presenti in 22 Paesi, l’Italia rappresenta il 60% del fatturato e la Spagna il 20%. L’intento è di arrivare in Cina. Archivieremo il 2017 con 6 milioni di ricavi, che significa una crescita del 100% rispetto al 2016 e contiamo di chiudere a tripla cifra anche il 2018».