Autore: Redazione
29/07/2019

TER: primo semestre 2019, a RTL 102.5 la leadership tra i network, a RadioMediaset come gruppo

La ricerca evidenzia qualche andamento negativo tra i brand più consolidati, ma anche le crescite di Radiofreccia, Virgin, Radio24, m2o, R101, RMC; Deejay torna in terza posizione

TER: primo semestre 2019, a RTL 102.5 la leadership tra i network, a RadioMediaset come gruppo

Lorenzo Suraci

La ricerca Tavolo Editori Radio sugli ascolti radiofonici del primo semestre 2019 conferma ancora una volta la leadership, a livello di singolo network, di RTL 102,5 con un’audience media quotidiana di oltre 7,5 milioni di persone, quasi in linea con lo stesso periodo dell’anno scorso. Leadership che si conferma anche nei 7 giorni e nel quarto d’ora medio. Prosegue il trend di crescita di Radiofreccia, che si attesta a quota 1,2 milioni circa di ascoltatori, con un significativo aumento del 20% sul primo semestre 2018 nel giorno medio, e del 28% nel quarto d’ira. Il brand dedicato alla musica rock registra un incremento a due cifre anche rispetto a tutto il 2018. Insieme a Radio Zeta l’Italiana, che conta 671mila ascoltatori, il gruppo radiofonico guidato da Lorenzo Suraci raggiunge in totale ogni giorno 9.365.000 ascoltatori, e rappresenta circa il 27% delle audience nazionali. “Siamo molto soddisfatti di confermare ancora una volta il primato assoluto di RTL 102.5 che si dimostra la radio degli italiani – dichiara il Presidente di RTL 102.5 Lorenzo Suraci –, in particolare vorrei sottolineare anche l’eccezionale risultato del nostro gruppo; Radiofreccia che continua a registrare l’incremento percentuale più alto tra le radio, e la conferma delle scelte fatte sul format di Radio Zeta, a testimonianza della bontà di entrambi i progetti che hanno allargato e diversificato l’offerta del gruppo nei confronti degli ascoltatori e del mercato pubblicitario. Continueremo a lavorare per poter offrire ai nostri ascoltatori prodotti sempre all’altezza del nostro standard”.

RadioMediaset, primo gruppo nazionale

Con una potenza di fuoco costituita da quattro brand nazionali come Radio 105, Virgin Radio, R101, Radio Monte Carlo, a cui si aggiunge Radio Subasio, il polo RadioMediaset raggiunge ogni giorno oltre 12,8 milioni di persone, pari a una quota d’ascolto nazionale del 36,9% confermando il proprio primato a livello di Gruppo.  Nel quarto d’ora medio la quota di ascolto si attesta sul 17,9%: entrambi gli indicatori sono in crescita rispetto al primo semestre 2018, grazie soprattutto alla performance di Virgin Radio con quasi 2,8 milioni di ascoltatori che aumentano dell’8,6%. Fanno bene anche R101, in crescita del 4,4% con oltre 2,1 milioni di ascoltatori, e Radio Monte Carlo con 1,4 milioni di ascoltatori e il +2,5% sul primo semestre 2018. Segna il passo invece Radio 105, in calo del 3% con 4,6 milioni di ascoltatori.

RDS consolida il secondo posto

Radio Dimensione Suono conferma il secondo posto con un ascolto di oltre 5,4 milioni di persone, distaccata di oltre due milioni da RTL 102.5, e registra anche un calo del 3,5% rispetto al primo semestre 2018. Il presidente della radio Eduardo Montefusco sottolinea che il dato d’ascolto “testimonia il consolidamento e rafforzamento di leadership e rapporto tra l’utente ascoltatore e RDS. Inoltre conferma un apprezzamento per il palinsesto, la programmazione musicale 100% Grandi Successi e il coinvolgimento dei nostri conduttori. I dati TER sono nella direzione di quanto già riscontrato sulle altre piattaforme multimediali e multicanali: forza del brand, crescita  della fidelizzazione, credibilità dell’informazione con gli approfondimenti in cento secondi. Il risultato nasce dalla determinazione e dal grande lavoro da parte dei manager, dei team e collaboratori che lavorano con grande passione per creare il miglior ecosistema: un oasi di svago, divertimento e grande musica.

Radio Deejay di nuovo terza

Radio Deejay recupera il terzo posto nel ranking nazionale che aveva perduto a fine 2018 con un ascolto medio giorno di 5,2 milioni di persone, positivo dello 0,5% sul primo semestre 2018 e del 2,7% su tutto l’anno scorso. Radio Capital a quota 1,5 milioni di ascoltatori registra andamenti lievemente in calo e segue a ruota m2o che fa un balzo in avanti del 4,6% con quasi 1,7 milioni di ascoltatori, mostrando i benefici della nuova direzione targata Albertino. La radio ammiraglia del Gruppo GEDI, fa notare l’editore, registra un incremento del 5% rispetto al secondo semestre 2018 e anche nel quarto d’ora medio cresce del 3% sempre sul secondo semestre 2018. Il brand conferma la sua forza con i numeri dell’evento “Party Like a Deejay” (35mila paganti all’Expo di Milano), e la fan base social (2,1 milioni di like su Facebook, 2,3 milioni di follower su Twitter e 700mila su Instagram). Anche Radio Capital cresce nel quarto d’ora medio, +1,5% rispetto al semestre precedente e +3% rispetto al semestre omologo 2018, mentre m2o fa il +20% nel quarto d’ora e il +7% nel giorno medio sempre sul secondo semestre 2018. Complessivamente, le radio GEDI sviluppano un ascolto di quasi 8,4 milioni di persone, e rappresentano il terzo polo nazionale con una quota di audience del 24%.

Radio Italia conferma il posizionamento

Nel primo semestre 2019 Radio Italia si colloca dietro a Radio Deejay per una manciata di ascoltatori. Con un’audience di oltre 5,1 milioni di persone nel giorno medio, in lieve crescita sul primo semestre 2018, l’emittente di Mario Volanti si colloca al quarto posto del ranking nazionale mentre nei sette giorni supera la radio GEDI con 16.474.000 ascoltatori. “I dati odierni divulgati da TER tutto sommato confermano il nostro posizionamento – dice Volanti in una nota -, con un lievissimo incremento nel giorno medio, una buona crescita nei 7 giorni e una perdita nella AQH allineata al calo generale del mezzo radiofonico. Considerando la sempre più forte competitività, questo dato ci rende comunque soddisfatti per il lavoro svolto nel primo semestre”.

RaiRadio, TER da riformare

La Rai perde un numero consistente di ascoltatori tra il primo semestre 2018 e quello 2019. Complessivamente, le audience del servizio pubblico tra Radio1, Radio2, Radio3 e Isoradio passano dagli 8.519.000 ascoltatori dell’anno scorso agli attuali 8.279.000. Radio1 con 3,7 milioni di ascoltatori circa è in calo del 3,1%, Radio2 a quota 2,5 milioni ne lascia sul terreno il 5,6% e Radio3 con meno di 1,3 milioni contiene le perdite allo 0,8%. Isoradio a quota 826mila ascoltatori registra invece una crescita del 4,5%. Il direttore di RaiRadio Roberto Sergio non ha dubbi: l’indagine TER è da riformare. «Ne parleremo al prossimo CdA, a settembre. La ricerca va ripensata profondamente. Ma vorrei essere molto chiaro: io ringrazio il presidente di TER Marco Rossignoli per il suo ottimo lavoro, il mio non è assolutamente un attacco all’operato di questa presidenza che ha dato un segnale di grande discontinuità rispetto al passato». Il problema è l’impianto della ricerca, basato sulla metodologia CATI che prevede un questionario di 40 minuti, e sul lavoro di più istituti di ricerca che producono dati incongrui». Per questo motivo Sergio ha chiesto di vedere i dati disaggregati: «Ho mandato una lettera stamattina (venerdì 26 per chi legge, ndr)». Per il direttore tra le caratteristiche della ricerca che penalizzano la Rai c’è la forte dipendenza della metodologia CATI dalla comunicazione di brand, mentre il servizio pubblico sconterebbe una minore esposizione sul fronte del marketing. Roberto Sergio torna sulla questione del meter: «Dobbiamo far entrare l’innovazione tecnologica nella ricerca facendo partire la sperimentazione del meter. Inoltre io vorrei che si riducessero a uno gli istituti impegnati nella ricerca».

Radio 24 ancora in crescita

Radio 24 conferma i trend in crescita e con oltre 2,3 milioni di ascoltatori nel primo semestre 2019 registra un incremento del 4,9% nel giorno medio mentre nei 7 giorno aumenta le audience del 7. “I dati di ascolto del semestre confermano che qualità dell'informazione e passione pagano - commenta in una nota il direttore della radio Fabio Tamburini - Radio 24, voce libera e autonoma, è il punto di riferimento imprescindibile per chi vuole essere informato sui fatti e ascoltare commenti non gridati né superficiali ma che entrano nel merito delle questioni, senza fare sconti a nessuno ma con imparzialità e correttezza”. “Il dato di oggi – sottolinea Sebastiano Barisoni, vicedirettore esecutivo di Radio 24 - conferma che vengono premiate le radio con una forte identità e, in questo quadro, Radio 24 si distingue per l’autorevolezza e l’originalità dei suoi contenuti grazie al lavoro della redazione, dei conduttori e di tutta la struttura della radio”. "Siamo particolarmente orgogliosi del risultato di Radio 24 perché esprime un riconoscimento anche per gli investitori pubblicitari che da anni ci seguono e credono nel nostro modo di fare radio - commenta Federico Silvestri, direttore generale di 24ORE System e Direttore Divisione Area Radio 24 –. Soddisfazione come concessionaria anche per i risultati di Radio Kiss Kiss. Le due emittenti insieme registrano nel 1° semestre 5.138.000 ascoltatori: una grande platea che consente ai nostri partner di raggiungere un interessante pubblico consumer e business. Offriamo al mercato due emittenti di qualità accumunate dalla rilevanza per durata e fedeltà di ascolto, due dei parametri qualitativi fondamentali per raggiungere risultati di comunicazione mirati ed efficaci, obiettivo primario degli investitori pubblicitari". Radio Kiss Kiss, per cui la concessionaria System cura la raccolta, chiude il semestre a quota 2,8 milioni di ascoltatori, in calo del 2,9% sul primo semestre 2018 ma resta in linea l’anno 2018. Il presidente del gruppo Kiss Kiss, Lucia Niespolo, commenta in una nota: “Il consolidamento della posizione conseguita nell’anno 2018 era uno degli obiettivi per l’anno 2019 e siamo felici che, con la pubblicazione del I semestre, si sia raggiunto”.