Autore: Redazione
29/11/2019

in:tech, strategie cucite su misura

intarget presenta la sua nuova unit che punta ad accompagnare il cliente nel suo percorso di maturità, facendo luce sui dubbi legati a AI, dato, per giungere a performance complete. Ce ne parla Andrea Marcante, in:tech Managing Director

in:tech, strategie cucite su misura

Un momento dell'evento privato in cui intarget ha presentato la unit in:tech

Ci penso io… Non c’è problema… So esattamente come le cose debbano funzionare… Un po’ di intelligenza artificiale qui, una bella dose di dati dall’altra parte ed è fatta. O no? Il digitale ha spostato processi, canoni, produzioni, ha creato entusiasmo, di più l’ha riportato in auge, ha scatenato la fiducia, anche nelle proprie capacità, forse troppo.

«A mancare non è certo la competenza e neanche i mezzi, bensì la reale comprensione del dato. Cosa può fare l’Intelligenza Artificiale? Ottimizzare la spesa, individuare le audience giuste, migliorare le esperienze di vendita sui diversi canali. I numeri certo, però gli stessi hanno bisogno di un contesto. Prima c’è la predizione, poi occorre azionare il dato». Sono le parole di  Andrea Marcante, in:tech Managing Director, Business unit di intarget, consumer journey agency con un approccio “strategy & execution” in grado di costruire strategie di marca efficaci e misurabili, ormai da quasi vent’anni.

Intarget si è presentata con un evento privato all’interno dello scorso IAB Forum per presentare la sua novità per l’anno 2019, e anche per quelli a venire. in:tech, che supporta da inizio anno l’agenzia madre nel progettare soluzioni digitali innovative che permettano di raggiungere e incrementare le performance dei brand, oltre che a creare strategie integrate con un approccio data-driven per aprire nuovi canali e vie di comunicazione tra il brand e il suo pubblico lungo la customer journey. 

Come e perché nasce in:tech?

«Una unit che al momento lavora soprattutto in ambito lusso e fashion, che ha debuttato all’inizio del 2019 e i cui primi risultati sono veramente confortanti. In sintesi: possiedi un determinato dato, su di lui ti hanno raccontato tutto, in:tech può dirti come e dove utilizzarlo. Occorre però considerare che i “tempi di cottura” sono lenti».

E il mercato va veloce… È possibile rallentarlo?

«Siamo nati e cresciuti in un contesto performance, sappiamo che il mercato viaggia veloce, più rapido del pensiero, per questo chiediamo al cliente se sia disposto a fare determinati step. E quindi, accettiamo l’incarico, lo portiamo avanti puntando su risultati immediati, ma intanto del progetto prendiamo e mettiamo da parte una piccola sezione sulla quale sperimentiamo, e man mano che procediamo cominciamo ad allargare lo spettro d’azione inglobando altre parti dell’incarico, fino ad arrivare alla sua completezza».

Si cresce e si vuole farlo in fretta. Troppo?

«Capita che, in un percorso di maturità digitale, si voglia fare il passo più lungo della gamba e non si abbiano le idee veramente chiare. in:tech prova a fare chiarezza su domande e risposte, accompagnando le aziende a livello consulenziale, quasi sartoriale, per aiutarle a esprimere la propria unicità».