Autore: Redazione
10/01/2024

Take chiude il 2023 a oltre 5 milioni di euro, ottiene la Certificazione della Parità di Genere e mira a crescere anche offrendo servizi in area D&I

Il riconoscimento per l'agenzia porterà anche alla pubblicazione del primo Report di Sostenibilità

Take chiude il 2023 a oltre 5 milioni di euro, ottiene la Certificazione della Parità di Genere  e mira a crescere anche offrendo servizi in area D&I

Michele Taurozzi, Cristina Corsini, Marco Di Marco e Paolo Mauro

Sul lavoro tutte le persone hanno le stesse prospettive, gli stessi obiettivi, gli stessi diritti? C’è ancora tanto da fare per azzerare quel gender gap che persiste fra i computer e le scrivanie. Non a caso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza invita in maniera netta a promuovere una maggiore e diffusa inclusione nelle dinamiche sociali e negli ambiti professionali. È anche sulla base di questi stimoli che Take ha messo in atto un piano strategico che le ha permesso di ottenere la Certificazione della Parità di Genere. Un traguardo non scontato che evidenzia l’impegno a promuovere la trasparenza in tutti i processi aziendali e a incentivare una piena e concreta inclusività. Duplice l’obiettivo: contrastare qualsiasi tipologia di discriminazione e, di pari passo, assicurare una maggiore e diffusa qualità del lavoro, equiparando per tutti le opportunità di crescita professionale e, non ultimo, tutelando la genitorialità.

Key Performance Indicator

Un riconoscimento importante per l’agenzia di comunicazione integrata di Milano, assegnato da Bureau Veritas, organismo di certificazione del circuito Accredia (l’Ente italiano di Accreditamento) chiamata a valutare, anche sulla base di interviste alle persone che quotidianamente animano l’agenzia, la conformità ad alcuni fondamentali Key Performance Indicator attinenti a 6 aree di riferimento: Cultura e Strategia, Governance, Processi HR, Opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda, Equità remunerativa per genere, Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro. Non si è trattato di spuntare un elenco, Take ha individuato e messo in atto una serie di azioni concrete tese proprio a stimolare le opportunità di un cambiamento strutturale e culturale  dell’organizzazione. Ha ad esempio stabilito di promuovere al suo interno un appuntamento culturale formativo annuale dedicato alle tematiche dell’inclusività. Ha adottato una procedura di recruiting/onboarding a favore della parità di genere. Ha potenziato le misure di conciliazione vita-lavoro. 

Cultura aziendale

Va da sé che adottare politiche realmente inclusive può anche favorire una migliore cultura aziendale e aprire nuove prospettive. La strada ha orizzonti sconfinati, ovunque. A livello globale, il raggiungimento dell’uguaglianza di genere e della emancipazione di tutte le donne rappresenta uno dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile che gli Stati si sono impegnati a raggiungere entro il 2030. “La parità di genere non è solo un diritto umano fondamentale, ma la condizione necessaria per un mondo prospero, sostenibile e in pace” (Obiettivo 5 dell’Agenda 2030 dell’ONU). Ma i progressi sono lenti e i divari di genere persistono nel mondo del lavoro - a livello di retribuzioni, posizioni dirigenziali, assistenza e pensioni – così come nella vita politica e istituzionale.  «Quello dell’inclusività è un gene che da sempre fa parte del nostro DNA. Abbiamo fortemente desiderato questa certificazione. L’abbiamo cercata, richiesta e ottenuta. Non certo per inanellarla in un medagliere quanto piuttosto per dimostrare in primis a noi stessi la concretezza del nostro impegno nel provare ad azzerare ogni tipo di discriminazione» sottolinea Marco Di Marco, CEO di Take.

“We Take Part”

Proprio sul fil rouge dell’inclusività si dipana in maniera trasversale in tutti gli ambiti dell’agenzia il progetto denominato “We Take Part” che, in chiave ESG, è teso a sviluppare competenze, progetti e azioni in grado di generare un impatto positivo per la collettività e l’ambiente. Una responsabilità quotidiana, riconosciuta dalla Silver Medal di EcoVadis, che premia gli sforzi nell’integrare la sostenibilità nella cultura e nelle strategie di sviluppo. «Il nostro è davvero un impegno quotidiano. Recentemente abbiamo messo a punto “Inclusive Talk”, un tool AI Based che permette di trasformare ogni testo nella sua versione più inclusiva, ripulita da termini equivoci o inopportuni - aggiunge Marco Di Marco, che specifica a Dailyonline -: il tool alimentato dall’Intelligenza Artificiale è il primo step del nostro programma di sostenibilità comportamentale che mettiamo liberamente a disposizione anche alle aziende e che ora passa attraverso la certificazione; i passi successivi saranno la messa a punto del nostro Report di Sostenibilità e la messa a punto di servizi da offrire ai clienti in tema di D&I. Questo dovrebbe contribuire alla crescita organica attesa per quest’anno dopo la conferma, nel 2023, del fatturato 2022 di oltre 5 milioni di euro, pari al +20% senza contare i risultati di Cantiere di Comunicazione, sigla di relazioni pubbliche guidata da Alessandra Medolago Albani che fa parte del nostro sistema dal 2016».

I clienti

Caratterizzata dall’approccio “Always In”, Take – che è anche membro del network di agenzie indipendenti Worldwide Partners, vede come altri Partner Paolo Mauro, Michele Taurozzi e Cristina Corsini, operativi su clienti, tra gli altri, come Fastweb - seguita dall’appositamente costituita Content Factory, hub strategico e creativo composto da un team cross-funzionale di Video Producer, Content Designer, Video Maker, Motion Designer e 3D Artist, che produce contenuti di qualità in grandi volumi –, Pirelli Pneumatici per la comunicazione al trade e altri nel campo assicurativo-finanziario. E’ inoltre iniziata una collaborazione con Officine Innovazione, struttura digitale di Deloitte impegnata a seguire suoi clienti su progetti legati ai bandi di SIMEST.