Super Bowl: l’anno prossimo Toyota non sarà della partita
Intanto, il produttore giapponese ha attivato una campagna addressable tv già on air in America per promuovere il suo modello Prius
Dopo cinque anni, Toyota ha deciso di non sponsorizzare il Super Bowl, la finale della National Football League, in altre parole l’evento televisivo più visto al mondo. Lo scrive AdAge, che ha interpellato Jack Hollis, group VP for marketing di Toyota Motor Sales, USA. Hollis ha spiegato che l’evento semplicemente non coincide a livello temporale con i piani del più grande produttore di auto del 2015. “Abbiamo sempre avuto un lancio di prodotto in prossimità del match - ha spiegato specificando come nel 2017 - abbiamo spostato due lanci per fine primavera e per l’estate”. Sarebbe, dunque, questo il motivo per cui la casa automobilistica giapponese ha deciso di non apparire al Super Bowl. Più in dettaglio le novità sono la C-HR, prodotta interamente in Europa, e la nuova Camry, una delle berline “must” negli Stati Uniti, che saranno rispettivamente commercializzate nel secondo e nel terzo trimestre dell’anno prossimo. Toyota è un abituè degli intermezzi pubblicitari delle finali di football americano. Dal 2012 ha raggiunto le televisioni di una platea costituita da oltre 200 milioni di persone e l’anno scorso ha proposto uno spot con dei poliziotti che inseguono dei ladri in una Prius. Non si sa, invece, se Lexus, brand lusso controllato da Toyota, sarà della partita. Il marchio è stato protagonista delle pubblicità del Super Bowl degli ultimi anni, seppur con qualche assenza. Kia, invece, ha confermato di aver comprato spazi pubblicitari televisivi durante il Super Bowl.
Una campagna all’avanguardia
Per promuovere Prius in America, Toyota sta erogando campagne pubblicitarie tv targettizzate su specifici segmenti di audience: guidatori amanti del sapere e della tecnologia nonché attenti ai temi ambientali di età compresa tra i 18 e i 49 anni con stipendi uguali o superiori ai 75mila dollari. Il Gruppo non lo sta facendo attraverso un’operazione televisiva a livello nazionale ma con un alto livello di granularità del target, che fa del produttore uno dei principali buyer nell’area dell’addressable tv. Allo stato attuale, gli annunci della categoria addressable tv rivestono un ruolo ancora residuale ma gli sforzi compiuti in questo senso, per esempio iniziative come Sky AdSmart, traineranno il settore. Tanto che, secondo eMarketer, quest’anno la spesa in addressable tv segnerà una crescita a tre cifre pari al 119,4% a 890 milioni di dollari. L’addressable tv fornisce vari vantaggi agli inserzionisti del comparto automotive, per esempio gli annunci possono essere calibrati con leasing in scadenza.
Toyota cambia agenzia in Europa
Sul fronte pubblicitario, settimana scorsa Toyota ha affidato a CHI&Partners il ruolo di agenzia creativa e media di riferimento in Europa. L’agenzia sostituirà l’uscente Saatchi&Saatchi, che gestisce inoltre anche il cliente in forma diretta in una serie di mercati europei come l’Italia. CHI&Partners fa parte di The&Partnership, network a sua volta “significativamente” partecipato da WPP e, per il coordinamento continentale del brand darà vita a &Toyota che, nelle varie sedi in cui verrà attivato, si occuperà anche del planning, con un focus molto forte sul digital. In Italia, dove attualmente è Zenith (di Publicis Media) a occuparsi delle pianificazioni, il budget è di oltre 33 milioni di euro. Il modello gestionale previsto è quindi simile a quelli, fatti di altrettanti team integrati dedicati, che proprio WPP ha costituito per seguire clienti come Vodafone e Ford.