Autore: Redazione
05/03/2024

Successo per il primo numero di Esquire firmato Audifreddi con il +136% di fatturato adv. E per la Biennale a Venezia sarà anche quotidiano

Formato grafico rinnovato, nuovi partner, progetti e collaboratori per il magazine, del quale Robert Schoenmaker, CRO di Hearst Global Solutions, anticipa gli sviluppi

Successo per il primo numero di Esquire firmato Audifreddi con il +136% di fatturato adv.  E per la Biennale a Venezia sarà anche quotidiano

Robert Schoenmaker, Chief Revenue Officer di Hearst Global Solutions e Giovanni Audifreddi, Direttore di Esquire

Il numero 31 di Esquire in edicola e in digitale da oggi, il primo firmato dal nuovo Direttore Giovanni Audifreddi segna la storia italiana di questo brand di Hearst. “In questi anni Esquire ha costruito le basi per poterci porre obiettivi ambiziosi  - spiega Giacomo Moletto, CEO di Hearst Italia -:   siamo convinti che nel mondo dei maschili ci sia spazio per far crescere i ricavi in modo sostanziale. Stiamo rafforzando il brand con l’obiettivo di diventare il punto di riferimento per lettori che guardano all’attualità, italiana e internazionale, e ai consumi con un occhio colto e sofisticato”. La risposta del mercato è stata immediata, con una crescita del 1365 del fatturato adv rispetto allo stesso numero del 2023.

Attualità culturale

Esquire è nato nel 1933 in USA, arrivato nel nostro Paese nel 2018, è cresciuto costantemente per numero di lettori e attenzione dei partner ed oggi è un brand che coniuga la sua grande tradizione internazionale con il suo essere 100% italiano. L’arrivo di Audiffredi, con nuovi partner, nuovi progetti, un formato grafico rinnovato e nuovi collaboratori, segna una fase in cui gli obiettivi conquistati dal mensile si ampliano.  “Esquire non ha cambiato identità, l’ha amplificata – spiega il Direttore -. È un magazine di attualità culturale che rompe il paradigma che identifica i magazine maschili come riviste prevalentemente di moda. Al contrario, la nuova formula editoriale unisce il racconto della contemporaneità a quello delle arti visive allo stile e al lifestyle. Si genera così un ibrido innovativo molto completo e coerente con i desideri di un uomo evoluto e costantemente alla ricerca di suggestioni trasversali”. Un progetto che, sempre secondo Audiffredi, potrà amplificare anche le opportunità di chi investe sul brand: “Sono molto contento di questo successo presso il mercato pubblicitario. Durante il road show di presentazione dell’idea editoriale ho avvertito chiaramente il desiderio, quasi il bisogno, di avere un nuovo interlocutore. Esquire Italia ha colmato questo vuoto con una presenza qualificata e del tutto inedita”. 

Quattro sezioni

Il numero 31 si presenta con tre cover esclusive: Michael Stipe, fotografato da Johan Sandberg; Marco Mengoni, fotografato da Philip Gay; e i piloti Ferrari, Charles Leclerc e Carlos Sainz Jr. fotografati da Piotr Niepsuj. Visivamente troviamo una grafica rinnovata, grazie all’art direction di Cabinet Milano e al redesign di Francesco Valtolina e Emmanuel Crivelli, che vede anche nuove font disegnate appositamente per il brand.  All’interno quattro sezioni, divise da quattro copertine interne, ognuna realizzata da un artista visivo differente. La prima, “Underscore”, raccoglie reportage, piccole interviste e news, la seconda, “Aura”, è dedicata al mondo delle culture e dei loro protagonisti, la terza “Drip” parla di stile con i servizi di moda e sugli oggetti di consumo come gli orologi (un settore su cui Esquire è diventato un punto di riferimento), infine la quarta, dal titolo “Gatsby” è dedicata ai piaceri della vita: abbigliamento, auto, beauty e wellness, tecnologia, food & wine, ristoranti, viaggi. Novità anche tra le firme del progetto di Audiffredi, che ha per Fashion Director Nik Piras: l’artista Levante, il divulgatore Alessandro Giammei, lo scrittore Marco Balzano, l’economista Guido Maria Brera, la storica del costume Marta Franceschini. Nuovi illustratori: Martin Groch e Olga Prader. Nuovi fotografi: Jean-Pierre Attal, Alessandro Furchino Capria,  Philip Gay, Alessandro Oliva, Johan Sandberg.  

esquire-240305

Distribuzione

E ci sarà innovazione anche nel modello distributivo: in  parallelo al  canale edicola si affianca la presenza presso una selezione dei best shop moda e lifestyle maschili sul territorio italiano: Biffi a Milano, Franz Kraler a Cortina, Sugar ad Arezzo sono solo alcuni dei negozi selezionati per intercettare il target di Esquire nei luoghi che frequenta e nei quali acquista. Il lancio del numero 31 di Esquire Italia è supportato da una campagna radio su Radio 24, Radio Italia e Radio 105.

Art Issue

Con Dailyonline, Robert Schoenmaker, Chief Revenue Officer di Hearst Global Solutions, entra nel dettaglio delle attività editoriali che contribuiranno ad ampliare l’audience del brand Esquire. «Siamo, ovviamente, molto soddisfatti di come Esquire in Italia ha dimostrato da subito le sue potenzialità nella raccolta adv, ma proprio l’impostazione del brand, sempre all’avanguardia nell’esplorare nuove mode e tendenze, permette ora di ampliare le aree della raccolta oltre moda e lifestyle. Il frutto di questa visione lo vedremo anche a breve alla Biennale d’Arte di Venezia dove Esquire potrà evidenziare tutta la sua passione per l’arte e la cultura da sempre nel suo DNA. Nei giorni della Biennale, per la prima volta nella storia del brand, Esquire Italia si trasformerà in un quotidiano che affianca la Art Issue del magazine in edicola dal 10 Aprile. Le arti visive sono parte dell’identità del nuovo progetto Esquire e la presenza così forte in un contesto così importante a livello globale è la conferma che Esquire si posiziona come un media di racconto dell’attualità culturale con autorevolezza e sensibilità. Il Daily di Esquire sarà un quotidiano  di 8 pagine, due versioni, italiano e inglese, 5 numeri realizzati dalla redazione a Venezia con interviste, reportage, approfondimenti, artisti ospitati, anticipazioni di mostre per orientarsi nell’offerta culturale dell’evento.  Si avvarrà di una distribuzione  di 2.500 copie al giorno studiata ad hoc per essere presente nei punti strategici della Biennale».