Autore: Redazione
18/07/2017

Stati Uniti, Facebook testa la pubblicità nel feed Marketplace

L’azienda cerca nuovi spazi di monetizzazione e sperimenta gli annunci nella sua sezione classified

Stati Uniti, Facebook testa  la pubblicità nel feed Marketplace

Nel 2016 il segmento classified ha raggiunto il valore di circa 200 milioni di euro in Italia, segno che tale business è sempre più appannaggio del mondo internet. E quindi anche dei social network. Secondo quanto riporta un articolo di Marketing Land, infatti, Facebook sarebbe pronto a lanciare gli annunci all’interno della sua sezione Marketplace introdotta l’anno scorso e ispirata a siti come Craiglist seppur molto più evoluta come design e usabilità, specialmente su mobile. “Stiamo conducendo un piccolo test in cui vengono mostrate inserzioni pubblicitarie a una ridotta percentuale di persone che usa Marketplace negli Stati Uniti e valuteremo i risultati prima di procedere oltre”, ha dichiarato in uno statement Michelle Bonner Techel, product marketing manager dell’azienda I dettagli della novità di Facebook Marketplace In concreto la novità si traduce nella possibilità di fornire agli advertiser la capacità di erogare annunci dinamici tra i contenuti del feed di Marketplace, tra cui giochi, equipaggiamento sportivo, appartamenti, offerte di lavoro e biciclette, avendo a disposizione gli avanzati strumenti di targeting del social network e soprattutto la sua vasta scala. Solo negli Stati Uniti, a maggio sono stati messi all’asta su Marketplace circa 18 milioni di oggetti. Come al solito saranno impiegate solo unità native in cui verrà mostra un solo prodotto con l’etichetta “sponsored” ben visibile. Il clic porterà al sito dell’inserzionista mentre gli ads appariranno solo dopo lo scroll verso il basso del device. Facebook è al lavoro con brand che dispongono di un vasto catalogo di prodotti e non chiede alcuna commissione per il posizionamento della creatività. La decisione di allargare l’advertising a nuove aree è molto sensata per Facebook: la pressione sul news feed è diventata eccessiva ed è sufficiente spostare l’attenzione dei clienti verso altre “nicchie” del social network.