Spotify affida dopo gara il planning globale da 245 milioni di dollari a Publicis Media, che crea il bespoke team OneVibe. In Italia budget di 5 milioni
Il mandato comprende strategia media, pianificazione e acquisto
Spotify ha assegnato il suo incarico media globale a Publicis Media dopo una gara iniziata nel novembre 2023. Secondo COMvergence, l’anno scorso l’azienda di streaming musicale ha speso circa 245 milioni di dollari in comunicazione. L’incarico è gestito da 7 anni da UM. Il passaggio ufficiale è previsto per giugno. Publicis Media ha creato l’apposito bespoke team OneVibe per gestire l’account. In Italia, il budget è stimabile in 5 milioni di euro, con una prevalenza dell’online sull’off. Confermando la decisione, un rappresentante di Spotify ha dichiarato: “Publicis Media assisterà Spotify con i suoi brand media globali e regionali, nonché con il performance marketing”. Il portavoce ha anche sottolineato che Spotify continuerà a effettuare acquisti di social performance attraverso il suo team interno di performance social buying.
Cambiamenti
Marc Hazan, Vicepresidente Marketing e Partnership di Spotify, ha dichiarato: “Con l’evoluzione del business e delle ambizioni di Spotify, abbracciare il cambiamento è fondamentale per le nostre strategie di comunicazione, così come fare tutto il possibile per connetterci con un pubblico globale in continua espansione di oltre 602 milioni di utenti in più di 180 mercati. Non vediamo l’ora di aprire un nuovo capitolo di brand media e performance marketing d’eccellenza con Publicis OneVibe”. Il processo di RFP è iniziato a metà del 2023 con la consulenza di MediaSense. L’aggiudicazione arriva poco dopo il taglio del 17% circa della forza lavoro di Spotify avvenuto a dicembre, circa 1.500 dipendenti. All’epoca l’azienda aveva dichiarato che i tagli erano finalizzati a migliorare l’efficienza. Si trattava della terza tornata di licenziamenti per l’azienda nel 2023 dopo quelle di gennaio e giugno che avevano già portato alla riduzione di 600 e 200 persone, pari al 6 e al 2% del totale.