Autore: Redazione
18/07/2017

Sportdance accende i riflettori sul movimento danza

A Rimini in questi giorni il più grande festival della danza sportiva al mondo voluto da FIDS, IEG, Italian Exhibition Group e Comune di Rimini

Sportdance accende i riflettori sul movimento danza

Sportdance, il più grande festival della danza sportiva al mondo, voluto da FIDS, IEG, Italian Exhibition Group e Comune di Rimini accende i riflettori sul movimento danza, che per iscritti consta del numero più alto di atleti rispetto a qualunque altro sport in Italia. Quella per la danza sportiva è davvero una passione. A confermarlo arrivano anche i dati dell’Istat. In uno studio 2006 infatti si evince che solo un italiano su 4 pratica abitualmente sport, ma, a sorpresa, il primo sport nazionale non è più il calcio, come si potrebbe pensare, bensì la danza sportiva, assieme alla ginnastica, seguite dalle altre discipline del corpo libero, aerobica, fitness, pilates. Lo dimostrano i dati di Sportdance. La Fids, Federazione Italiana Danza Sportiva fino al 23 luglio porterà a Rimini i campioni italiani di tutte le discipline della danza sportiva, che gareggiano nei Campionati italiani di categoria e assoluti. Saranno 26 mila gli atleti, con un trend di crescita in continuo aumento, più 4% rispetto al 2016. 36 mila – considerando che ogni tesserato può partecipare a più gare – quelli che nelle diverse discipline balleranno nei 15 giorni di fiera. Il commento di Corrado Facco, d.g. di IEG “Portare lo sport in un ente fieristico è una scelta che viene da lontano e il successo di quanto stiamo proponendo nel 2017 rappresenta l’insieme di diversi fattori ben miscelati: location moderna e flessibile; territorio vocato all’accoglienza; ricettività alberghiera; totale assonanza con l’Amministrazione locale per mettere a punto le offerte. Tutte le manifestazioni già concluse hanno migliorato le loro performance precedenti e ci sono le condizioni per rafforzare il palinsesto ‘active’ di IEG, fra le sedi espositive di Rimini e Vicenza. Tale successo non sarebbe stato possibile però senza il coinvolgimento degli appassionati. Ogni manifestazione ha una propria comunità di riferimento ed è ovviamente necessario studiare con attenzione il target e la modalità di stimolarlo con una proposta interessante. Troviamo splendida collaborazione nei nostri partner, federazioni e associazioni, che ovviamente hanno un contatto sistemico durante l’anno con il pubblico di riferimento, poi insieme concordiamo una strategia in grado di enfatizzare il plus della proposta, anche da un punto di vista business”, ha dichiarato Corrado Facco, d.g. di IEG. “Il ruolo della comunicazione? Importantissimo - prosegue -. Per quanto riguarda i prodotti “active” del nostro palinsesto, spaziamo da manifestazioni prevalentemente B2B o aperti parzialmente al pubblico, ad altri che hanno una componente business funzionale all’evento sportivo proposto. Poi c’è quell’autentico happening che è Riminiwellness, al quale vogliamo dare continuità con MOVE!, il nuovo evento autunnale dedicato al fitness e allo sport che andrà in scena alla fiera di Vicenza i prossimi 28 e 29 ottobre,  virtuoso sequel dell’evento riminese. Sul peso che Riminiwellness ha sul fronte comunicazione penso che qualche cifra possa ben rendere l’idea: all’edizione di quest’anno si sono accreditati 430 giornalisti, alla chiusura erano già 142 i milioni di contatti media (partner EUROSPORT, M2O, QN/QS) e picchi incredibili di contatti via social con le 144.585 impression su Instagram e una copertura post nella settimana dell’evento di 1,4 milioni”. “Le nostre attività hanno una ricaduta significativa per l’economia del territorio: sono circa dieci le manifestazioni “active” di IEG, che producono circa 700mila presenze annue e un fatturato sugli otto milioni di euro. E se a questa cifra si applica per l’indotto territoriale il consueto moltiplicatore di uno a dieci i conti sono presto fatti. Ma mi consenta di anteporre il valore del modello organizzativo, che poi è una delle premesse fondamentali per la soddisfazione economica sia di IEG che del territorio. Tutto l’anno, ancor più intensamente fra tarda primavera e fine estate, il territorio riminese produce un numero incredibile di eventi sportivi, ai quali viene accostata la peculiarità del prodotto turistico, proprio perché la qualità del territorio consente questo plus strategico. In questa ottica si generano sinergie, si incrociano relazioni, si determinano progetti che, per usare una metafora sportiva, è come partissero in movimento e non da fermi”.