Spin Master: con Risiko! la sfida si sposta sui social per poi tornare alla ‘realtà’
Il rinnovamento di un cult tutto italiano raccontato dall’azienda che ne detiene i diritti dal 2016. Strategie e nuovi approcci digital all’interno di un mercato maturo nelle parole di Edgardo Di Meo, Senior Marketing Director Italia e Grecia
Edgardo Di Meo, Senior Marketing Director Italia e Grecia
A occhio dovrebbero essere passati più o meno 55 anni da quando nei negozi italiani approdò il gioco in scatola Risiko!, divenuto uno dei più grandi evergreen delle serate tra amici, soprattutto quelli che non temono lo scorrere delle lancette e non amano particolarmente il cuscino. Si sono susseguite nei decenni battaglie incredibili, fatte di strategie, nascoste e scoperte, tra tranelli e dichiarazioni vere e proprie. Dal 2016 Risiko è prodotto da Spin Master e quest’anno ha assunto connotati molto social grazie al “Giro della plancia”, una variante del gioco che ha coinvolto quattro creator. Di questo e delle evoluzioni di un brand che non conosce segni di vecchiaia parliamo oggi con Edgardo Di Meo, Senior Marketing Director Italia e Grecia (protagonista di DailyOnAir - The Sound Of Adv).
Cosa vuol dire oggi Risiko e in cosa consiste il nuovo progetto “Giro della Plancia”?
«Partiamo dal presupposto che ci troviamo di fronte a un gioco che ha superato tre generazioni e racchiude un fortissimo richiamo nostalgico. Dal 2016 ci siamo resi contro che quello che lo rendeva speciale era il ricordo di serate tra amici ed è quello che la strategia social richiama: quattro amici che sono partiti per un viaggio e hanno giocato una partita a Risiko nella realtà, una sorta di social reality».
Quali sono stati i primi risultati e quali sono gli obiettivi?
«Abbiamo ottenuto un fortissimo engagement dalla community di Risiko ma anche da quella dei singoli creator scelti, ossia la strategia giusta con persone che condividano lo spirito, e poi visualizzazioni in grande numero».
Quanto il social, e in generale l’ambito digital, sta divenendo importante nella storia e nella cronaca di uno dei più celebri giochi da tavolo? Come si sviluppa il rapporto? In un mondo dell’intrattenimento iper digitalizzato come avete superato le difficoltà e come possono essere attirati i nuovi giovani?
«Negli ultimi quattro anni abbiamo deciso di abbassare il target, dai millenials volevamo andare oltre e formare la fan base del futuro, ossia la GenZ che comunica sui social. Non si ragiona più tra online e offline, i giovani non avvertono la differenza, anche se si tratta di un gioco fisico. I giovani si sono avvicinati a giochi di un tempo e la pandemia in questo senso ha giocato un ruolo principale, la scoperta di un ‘nuovo’ modo di intrattenersi».
Una sintesi del Natale di Spin Master?
«Saremo nei negozi con Dizzy, un cucciolo interattivo digitale, un ologramma, con cui interagire in forma tattile, un po’ la sintesi dell’innovazione che ci contraddistingue. Poi i 60 anni di un altro cult italiano, Scarabeo. La comunicazione? Dipende da prodotto a prodotto. La tv resta la base con un 70% di budget per determinati prodotti come Dizzy. Su Risiko! e Scarabeo invece si capovolge tutto e il digital copre quasi al 100%».
Il mercato del giocattolo come sta andando?
«È maturo non cresce e non decresce. Quest’anno piccolo rallentamento, dovuta alla grande crescita in epoca pandemica, mentre ora la gente vuole uscire di più, lo stipendio viene speso più volentieri in altre attività».