Sacha Monotti, ceo Blogmeter: «Nel 2018 puntiamo a crescere all’estero»
La società, che la scorsa settimana ha presentato la seconda edizione della ricerca “Italiani e Social Media”, punta a offrire supporto alle multinazionali italiane che operano sul mercato asiatico, allo stesso modo di Usa, UK, Francia, Spagna e Germania, e ha chiuso il 2017 a +20%
Gli italiani sono una popolazione social, ma i comportamenti sono mutevoli proprio come le piattaforme. Ed esattamente come avviene questa metamorfosi, così Blogmeter modifica la sua indagine sul rapporto tra gli italiani e i social. La ricerca, chiamata appunto “Italiani e Social Media”, sottolinea l’evoluzione del modo di intendere le piattaforme partendo dalle risposte di un campione che comprende 1500 residenti in Italia, tra i 15 e i 64 anni ed iscritti ad almeno un canale social.
I social per filosofia: identità e funzionalità
I social media non sono tutti uguali. Ci sono i social di cittadinanza, quelli utilizzati più volte a settimana, la cui funzione per l’utente è costruire la propria identità di relazione - come Facebook o Instagram -, e poi ci sono i social funzionali, quelli preposti a svolgere una funzione specifica - come Pinterest, Trip Advisor o Musical.ly. Tra i primi è proprio Facebook a dominare il ranking di utilizzo, con l’84% degli utenti che dichiarano di accedervi almeno settimanalmente, seguito da YouTube e Instagram (quest’ultimo registra la più alta crescita di utilizzo quotidiano del 6%, anno su anno). I principali social funzionali sono invece Trip Advisor e Facebook Messenger, che crescono entrambi del 4% rispetto allo scorso anno.
L’utilizzo dei social
Gli utilizzatori moderati, ovvero gli utenti che utilizzano tra 4 e 6 social, sono la fetta più ampia (43%), ma sono anche l’unico gruppo che registra un trend negativo anno su anno (-2% rispetto al 2017). Un dato negativo di cui si avvantaggia sia il gruppo di coloro che utilizzano almeno 7 social (29%, +1% sul 2017), sia l’insieme di chi ne adopera 3 o meno (28%, +1% sul 2017). Sebbene ogni piattaforma abbia una sua peculiarità, la maggior parte degli utenti accede ai social per leggere contenuti di altri (42%), e dunque in maniera passiva. Il 35% li adopera per scrivere commentare post altrui o scriverne di propri, il 13% solo per scrivere post. Facebook, nonostante le vicende legate alle fake news, segna una crescita degli utenti alla ricerca di recensioni (+8% sul 2017).
Social e Adv
Un capitolo che profuma di nuovo è quello relativo al rapporto tra utenti e pubblicità. I social sono visti come spazi che devono assolvere a bisogni personali, e di conseguenza le aziende sono vissute come intruse, sebbene gli utenti siano consci che l’advertising è un prezzo necessario da pagare per utilizzare gratuitamente la piattaforma. Il 33% del campione che utilizza Facebook e il 34% di quello che accede a Instagram ammette di non fare caso agli ADV, mentre rispettivamente il 33% per Instagram e il 26% per Facebook, riconosce l’utilità delle inserzioni. La pubblicità su YouTube è percepita dagli utenti in modo molto diverso, ed è ritenuta fastidiosa da ben il 75% degli intervistati.
L’efficacia degli Influencer
Chiara Ferragni e Clio sono le Social Icon più seguite – ovvero le celebrity divenute famose grazie ai social -, a capo di una piramide che attrae il 24% degli utenti italiani. Molto diversa è la distribuzione tra le fasce d’età, con un traino individuato tra i 15-24enni (il cui 53% è follower di social icon, +29% rispetto alla media), e un freno tra i 45-64enni (10%).
Sacha Monotti, ceo Blogmeter
“Italiani e Social Media” è giunta alla seconda edizione, e insieme «alla componente ricerche e alla consulenza data driven» ha permesso a Blogmeter di «concludere il 2017 con un bilancio a +20% rispetto all’anno precedente. Un’altra componente importante è stata l’analisi degli influencer. Lo scorso anno abbiamo lanciato il tool “Social Influencer” per misurare le performance di questi ultimi su YouTube, Facebook, Instagram e Twitter. Le aziende avevano bisogno di misurarle», dichiara a DailyNet, Sacha Monotti Graziadei, ceo di Blogmeter. Il 2018 è iniziato con la mente piena di idee: «Abbiamo integrato i nostri tool all’interno di un’unica suite. Ora stiamo investendo nell’offerta di un servizio internazionale pensato per le multinazionali italiane, e da giugno sarà pronto un servizio di monitoraggio e ascolto sulla Cina. L’obiettivo è supportare le aziende nella loro espansione oltre i confini nostrani allo stesso modo di come lo facciamo per l’Italia. Già oggi lavoriamo sulle 5 principali economie mondiali: Usa, UK, Francia, Spagna e Germania», conclude.