Social media Facebook testa una funzione che consente ai marketer di cercare informazioni nei post
Sebbene da Menlo Park non sia giunta nessuna dichiarazione ufficiale pare che Mark Zuckerberg stia testando un nuovo tool che apre per la prima volta alla consultazione di post e commenti pubblici sulla piattaforma
di Anna Maria Ciardullo
Facebook sta sperimentando la possibilità di estrarre a titolo di studio e ricerca i post pubblici presenti sulla sua piattaforma. Il beta test concerne un’estensione della piattaforma di marketing Audience Insights, e non dovrebbe essere disponibile fino all’anno prossimo, secondo fonti anonime. Facebook, infatti, non ha ancora rilasciato annunci ufficiali ma i primi partner pubblicitari, secondo i rumors, includono le migliori agenzie e media company che stanno già navigando nella vasta storia di post pubblici su Facebook per vedere quali argomenti, temi, marchi e prodotti sono stati maggiormente discussi. L’identità degli utenti rimane anonima durante la ricerca. È la prima volta che Facebook rende possibile agli inserzionisti di estrarre quello che gli utenti postano. Il nuovo strumento potrebbe aiutare i marketer a vedere il social network in una dimensione completamente nuova, e anche dare loro una comprensione più ampia delle tendenze.
Maggiore controllo sulla piattaforma
Alcuni sostengono che il programma di approfondimenti del pubblico, ora in fase di test, potrebbe aiutare Facebook a ottenere un migliore controllo sulla sua piattaforma, anche se non è stato direttamente progettato per questo scopo. Uno strumento che possa rapidamente setacciare i commenti, per esempio, potrebbe sradicare il problema degli hate-speech. Naturalmente, un maggior numero di dati raccolti presso i consumatori solleva preoccupazioni in materia di tutela della privacy. Gli inserzionisti sperano che lo strumento possa portate ad annunci più mirati. Una linea diretta in ciò che le persone dicono può essere una fonte informativa inestimabile sebbene la decifrazione dei messaggi di Facebook potrebbe risultare complessa. A differenza dei messaggi necessariamente brevi di Twitter, infatti, Facebook permette alle persone di scrivere illimitatamente.