Facebook chiude Partner Categories e annuncia regole più semplici per la privacy
Dopo il caso Cambridge Analytica e l’intervento del ceo Zuckerberg, la piattaforma compie alcune azioni rivolte a utenti e inserzionisti
A distanza di quasi due settimane dall’esplosione del caso Cambridge Analytica e del successivo intervento pubblico di Mark Zuckerberg, Facebook ha avviato le prime azioni per garantire un ambiente più sicuro a utenti, inserzionisti e chiunque entri in contatto con la piattaforma. Innanzitutto il social ha annunciato una serie di novità, volte a semplificare la gestione della privacy. In particolare sono tre le aree d’intervento di Facebook: un unico menù per trovare e gestire tutte le impostazioni della privacy; una sezione dedicata alla privacy, alla sicurezza e alle preferenze pubblicitarie denominata “Menù di scelta rapida sulla privacy”; tool per trovare, scaricare ed eliminare i propri dati Facebook in una sezione chiamata “Accesso alle tue informazioni”. E la società annuncia di essere pronta a varare nuove soluzioni nelle prossime settimane.
Mark ZuckerbergPartner Categories
Se le novità precedentemente elencate riguardano l’esperienza dell’utente e la relativa privacy, Facebook ha pubblicato un blogpost rivolto agli inserzionisti. L’azienda, infatti, ha fatto sapere di essere pronta a chiudere il servizio Partner Categories, che consente, attraverso l’uso di informazioni in mano a provider di terze parti come Acxiom, Experian e Oracle Data Cloud, di arricchire il targeting e la profilazione. Si tratta di una pratica molto diffusa in ambito advertising che non è in alcun modo legata al caso Cambridge Analytica.