Autore: Redazione
05/04/2018

Facebook rende più chiare le Condizioni d’uso e la Normativa sui dati

Con un blogpost, l’azienda illustra le mosse intraprese per proteggere gli utenti dopo l’esplosione del caso Cambridge Analytica

Facebook rende più chiare le Condizioni d’uso e la Normativa sui dati

“È importante mostrare alle persone in modo chiaro come funzionano i nostri prodotti, in modo che possano prendere decisioni consapevoli in merito alla loro privacy. Per questo vogliamo aggiornare le nostre Condizioni d’uso, che comprendono il nostro impegno verso tutti coloro che utilizzano Facebook. Vogliamo spiegare, in un linguaggio più semplice, i servizi che offriamo. Inoltre, stiamo aggiornando la nostra Normativa sui dati, per spiegare meglio quali dati raccogliamo e come li utilizziamo su Facebook, Instagram, Messenger e sugli altri prodotti”. Comincia così il blogpost di Erin Egan, VP & Chief Privacy Officer, Policy, e Ashlie Beringer, VP & Deputy General Counsel di Facebook. L’obiettivo di tali aggiornamenti, si legge nella nota, risiede nella volontà del social di fare chiarezza ed è una risposta al caso Cambridge Analytica emerso ormai poco più di due settimane fa.

Ecco alcune delle principali novità

° Nuove funzionalità e strumenti: in questo caso Facebook mira a dare informazioni sulle funzionalità introdotte di recente. Dall’ultimo aggiornamento delle Condizioni d’uso e della Normativa sui dati di tre anni fa, infatti, ora è possibile acquistare e vendere su “Marketplace”, effettuare una “raccolta fondi” per una causa particolarmente cara, condividere “Live” e video a 360 gradi e aggiungere effetti creativi alle proprie foto.

° Esperienza personalizzata: l’esperienza di ciascuna persona su Facebook è unica, per questo la società vuole fornire maggiori informazioni su come funziona. E vuole spiegare come utilizza i dati e perché si tratta di un’operazione necessaria per personalizzare i post e le pubblicità che ognuno vede, così come per i Gruppi, gli amici e le Pagine suggerite.

° Cosa condividiamo: Facebook non venderà mai le informazioni delle persone a nessuno. Questo a causa della responsabilità di mantenere al sicuro le informazioni delle persone e di imporre ai partner severe restrizioni sull’utilizzo e la divulgazione dei dati. Nella Normativa sui dati vengono spiegati tutti i casi nei quali il social condivide le informazioni e viene reso più chiaro l’impegno nei confronti delle persone.

° Pubblicità: le persone hanno il pieno controllo delle inserzioni pubblicitarie che vedono e Facebook non condivide le loro informazioni con gli inserzionisti. La Normativa sui dati chiarisce in modo approfondito in che modo il social decide quali inserzioni mostrare agli utenti.

° Una sola azienda: Facebook fa parte della stessa azienda di WhatsApp e Oculus e per questo è importante spiegare come vengono condivisi servizi, infrastrutture e informazioni. Viene chiarito, inoltre, che Facebook è l’azienda che fornisce i servizi Messenger e Instagram, che ora hanno tutti la stessa Normativa sui dati. L’esperienza non cambierà nell’utilizzo di questi prodotti.

° Informazioni sul dispositivo: le persone hanno chiesto di poter vedere tutte le informazioni che Facebook raccoglie dal dispositivo che utilizzano e se l’azienda rispetta le impostazioni del dispositivo da loro selezionate. La società ha anche aggiunto maggiori dettagli in merito alle informazioni che vengono raccolte quando gli utenti sincronizzano i loro contatti da alcuni dei suoi prodotti, compresa “la cronologia di chiamate e sms”, argomento su cui le persone hanno recentemente chiesto informazioni.

° Segnalare comportamenti dannosi: Facebook, poi, spiega in maggior dettaglio come combatte gli abusi e in che modo indaga le attività sospette, anche analizzando i contenuti condivisi dalle persone.

In attesa di feedback

“Per i prossimi sette giorni, le persone potranno fornire il loro feedback sulle Condizioni d’uso e la Normativa sui dati. Una volta finalizzati, pubblicheremo questi documenti e chiederemo alle persone di dare il loro consenso su Facebook, insieme alle informazioni sulle scelte a disposizione degli utenti in merito alla loro privacy”, termina il blogpost.