Facebook riceve la certificazione del Media Rating Council per le impression pubblicitarie
Si tratta del risultato di un primo processo di audit su tre cui l’azienda ha accettato di sottoporsi nel 2016. I prossimi riguarderanno vieability e acquisto delle inventory video
di Anna Maria Ciardullo
Dopo un processo di audit di diversi mesi, il Media Rating Council (MRC) conferma che le misurazioni fornite da Facebook per le impression pubblicitarie erogate nel News Feed, su Facebook e su Instagram, soddisfano gli standard più elevati in termini di affidabilità. Questo processo è stato applicato alla pubblicità veicolata su desktop, mobile e nelle app.
Primo audit
Questo, è solo il primo dei tre cicli di audit cui l’azienda ha accettato di sottoporsi nel dicembre 2016. Il primo step consisteva, dunque, nella verifica dell’effettiva erogazione degli annunci sulle inventory di Facebook e Instagram, sia video sia display su desktop, mobile web e in-app. Un secondo - attualmente, in corso - controllerà le verifiche di terze parti sulla viewability, mentre il terzo si concentrerà sull’opzione di acquisto di video da due secondi. Nell’ambito del terzo processo di audit, per l’opzione di acquisto di video da due secondi, Facebook ha già programmato lo svolgimento della certificazione, seguendo le linee guida sviluppate dall’MRC per il controllo del traffico non valido. Infine, Facebook sottoporrà a certificazione dell’MRC anche le impression pubblicitarie erogate su Audience Network.
Terze parti
Le ultime due tornate saranno effettuate tramite fornitori di terze parti quali comScore, Moat e Integral Ad Science, e con l’implementazione di un nuovo sistema di acquisto che utilizza la definizione di viewability contenuta nei requisiti minimi di risoluzione dell’MRC. Georges Augué, Head of Marketing Science di Facebook per il Sud Europa, ha commentato: “Questa certificazione è un passo importante che conferma il nostro desiderio di collaborare attivamente con le organizzazioni indipendenti per la validazione delle metriche pubblicitarie, tra le quali l’MRC”.
Intanto parla Sheryl Sandberg
Il chief operating officer di Facebook, Sheryl Sandberg, con riferimento al caso Cambridge Analytica, ha dialogato sul tema con diversi media, assumendosi la responsabilità per gli errori dell’azienda. Ha detto a Bloomberg News: “Abbiamo visto alcuni inserzionisti congelare gli investimenti sulla piattaforma e farsi le stesse domande degli utenti, anche loro vogliono essere sicuri di poter utilizzare i dati in modo sicuro”.
Impatto non significativo
Da un punto di vista commerciale, però, tutto questo pare non stia davvero danneggiando Facebook. Il ceo, Mark Zuckerberg, ha appena detto che lo scandalo non ha avuto un “impatto significativo” sul business o sul comportamento degli utenti, un commento che ha influito con un leggero slancio positivo sul prezzo delle azioni di Facebook, giovedì. In un’intervista separata con NBC, è stato chiesto a Sandberg se ci potrà mai essere la possibilità di scegliere l’esclusione totale dal targeting degli annunci sulla piattaforma. “Non abbiamo un opt-out ad un così alto livello livello - ha spiegato- altrimenti Facebook dovrebbe essere un prodotto a pagamento”. Nel frattempo, anche YouTube e Twitter sono in fase di audit con l’MRC.
L’AGCM apre un’istruttoria
Intanto, dopo la notizia che oltre 200.000 italiani sono stati coinvolti dal caso Cambridge Analytica, l’AGCM ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Facebook per presunte pratiche commerciali scorrette.