Autore: Redazione
08/02/2017

Snapchat sempre più tv: intesa con la BBC per Planet Earth II

Altro colpo per l’app che si prepara a quotarsi il prossimo mese: trovati dei contenuti premium da veicolare nella sezione Discover ai suoi 158 milioni di utenti giornalieri

Snapchat sempre più tv: intesa con la BBC per Planet Earth II

È sempre più Snapchat mania. Dopo l’ufficializzazione della quotazione sui listini del NYSE, il quasi contemporaneo ingresso a bordo della sezione Discover da parte del New York Times, e una serie di accordi con enti terzi di misurazione tra cui Nielsen e Oracle, Snap ha stretto una partnership con la BBC. L’oggetto dell’intesa è Planet Earth II, serie tv della quale sono stati confezionate delle pillole tra i 4 e i 6 minuti con alcuni contenuti esclusivi da veicolare sulla piattaforma. I temi trattati saranno gli stessi della versione televisiva, che partirà in America il prossimo 18 febbraio, il giorno seguente all’on air sull’applicazione del fantasmino. Tuttavia non sarà Sir David Attenborough a narrare gli episodi, al suo posto ci sarà infatti l’attrice Sophie Okonedo, né gli stessi episodi saranno visibili in 4K. Le puntate di Planet Earth II appariranno nella sezione Discover insieme ai contenuti prodotti dalla selezionatissima rete di editori partner. Usando gli snapcode di Snapchat, molto simili alla tecnologia dei QR Code, sarà poi possibile iscriversi per accedere alla visione di tutta la serie, ma anche accedervi nel tempo e rimuovere la clip una volta visualizzata. I dati di Snapchat preoccupano ma la raccolta vola L’annuncio avviene a pochi giorni dalla pubblicazione dei dati di bilancio di Snap. A spaventare i potenziali investitori sono principalmente le perdite che si attestano intorno ai 372,9 milioni di dollari nel 2015 e ai 514 milioni fatti registrare l’anno scorso. La società, dalla sua, si difende e ribatte affermando che “la raccolta pubblicitaria è ancora giovane” e soprattutto è balzata da poco più di 58 milioni nel 2015, ai 404 milioni del 2016. L’obiettivo a questo punto è lavorare sul targeting e su un’audience giovane e molto coinvolta sia con la propria cerchia di contatti, sia con marche ed editori con i quali è a stretto contatto, per continuare a crescere e impegnarsi nelle ricerca della massima profittabilità. Snap prova a dare una scossa a Wall Street In molti credono Snap sia l’ennesima bolla, l’app dell’effimero che sbarca in Borsa per raccogliere 3 miliardi dopo mesi di gelo a Wall Street. Il 2016 è stato un anno assai difficoltoso per l’hi tech mondiale e soprattutto americano. Nonostante le preoccupazioni legate a Trump, alla Brexit e una situazione cinese ancora poco ottimistica, i mercati finanziari hanno retto il colpo. Ma l’hi tech ha portato alla ribalta poche matricole: in campo adv si è registrata la quotazione di The Trade Desk, che oggi viaggia attorno ai 28 dollari per azione, un prezzo in linea con l’IPO. AppDynamics doveva invece essere la prima società a quotarsi a Wall Street lo scorso gennaio, ma a meno di due giorni dalla ‘campanella’ è stata comprata da Cisco per 3,7 miliardi di dollari. Quando Snap approderà al NYSE la sua valutazione dovrebbe attestarsi sui 25 miliardi, la più grande IPO dopo quella di Alibaba.